Origine: Italia 2017

Produzione: Aurora TV e RaiFiction

Regia:  Monica Vullo

Sceneggiatura:  Cristiano Testa

Colonna sonora: composta da Francesco De Luca e Alessandro Forti ed eseguita dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Emanuele Boss. Alla realizzazione hanno partecipato numerosi jazzisti, tra cui il trio swing Ladyvette, presente anche all’interno della storia con i nomi d’arte di Sugar, Pepper e Cherry

Cast: Giuseppe Zeno (Pietro Mori), Giusy Buscemi (Teresa Iorio), Andrea Osvart (Rose Anderson), Alessandro Tersigni (Vittorio Conti), Alice Torriani (Andreina Mandelli), Christiane Filangieri (Clara Mantovani), Marco Bonini (Corrado Colombo), Giulia Vecchio (Anna Imbriani), Cristiano Caccamo (Quinto Reggiani), Silvia Mazzieri (Silvana Maffeis), Filippo Scarafia (Roberto Landi), Sara Cardinaletti (Letizia Toscano), Lorenzo Cervasio (Domenico D’Angelo), Margherita Tiesi (Ines Rossetti), Alessandro Averone (Bruno Jacobi), Claudia Vismara (Elsa Tadini), Valeria Fabrizi (Contessa Torriani), Andrea Pennacchi (Ezio Galli), Michele De Virgilio (Ettore Dalmazio), Paolo Bovani (Massimo Riva), Gianni Ferreri (don Saverio), Marisa Mandelli (Helene Nardini), Carlo Mandelli (Corrado Tedeschi), Antonio Milo (Giuseppe Iorio), Monica Dugo (Rosaria Iorio), Paola Sambo (Ludovica Mantovani), Alan Cappelli (Leo Martelli), Veronica Bitto (Benedetta Caruana), Guenda Gloria (Violetta Sforza), Pasquale Cassalia (Frank Aprile).

Durata: 20 episodi di 50 minuti ciascuno trasmessi in 10 puntate da RaiUno

Uscita: dall11/9/2017 al 7/11/2017

RACCORDO  fra la prima e la seconda stagione

Milano, anni Cinquanta. Teresa Iorio, tradita dal fidanzato, abbandona la Sicilia e la vita di provincia trasferendosi nella vivace e dinamica realtà metropolitana del Nord. Dopo aver invano chiesto aiuto a Pietro Mori, imprenditore di successo nonché proprietario del grande magazzino Il paradiso delle signore, per risollevare le sorti del negozio di tessuti dello zio Vincenzo, in crisi proprio a causa della concorrenza, la giovane si presenta alla selezione per le commesse – le “veneri” – del moderno negozio di abbigliamento. Inizia così la sua storia di formazione e di esplorazione di un mondo lontano dalla sua terra d’origine ma vicino alla sua sensibilità e al suo spirito d’iniziativa. Le sue qualità e capacità non passano inosservate né a Mori né a Vittorio Conti, ambizioso consulente pubblicitario del magazzino. Contesa fra i due, Teresa si mostra ben presto attratta da Mori, da cui si sente particolarmente gratificata venendo coinvolta in una questione professionale per fronteggiare i problemi economici del Paradiso, e la complicità fra i due non tarda a manifestarsi alle altre commesse. Mori si scopre oggetto di un piano di vendetta per un delitto di guerra, un omicidio irrisolto, e intuisce che potrebbe rivelarsi una preziosa arma difensiva nelle sue mani la predilezione che Andreina, la figlia del banchiere Carlo Mandelli, fratello dell’uomo assassinato in cerca di giustizia – o vendetta – mostra di nutrire nei suoi confronti, tanto da prepararsi a farle una proposta di matrimonio, lasciando modo a Vittorio di poter corteggiare Teresa. Quest’ultima non si mostra del tutto insensibile al fascino di Vittorio, facendogli sentire la sua vicinanza dopo la morte improvvisa del padre di lui e dopo un’aggressione subita dal giovane pubblicitario; ma è Pietro a intervenire salvandola dalla tentata violenza messa in atto dall’ex fidanzato siciliano di Teresa, gesto che riavvicina i due e suscita la gelosia di Andreina. L’affiatamento professionale con Vittorio però prosegue: lui si innamora seriamente della ragazza e la incoraggia a mettersi alla prova come stilista, a inseguire i suoi sogni. Intanto Mandelli cerca in ogni modo di allontanare la figlia da Pietro e di dimostrare la colpevolezza di quest’ultimo ma, non trovando le prove necessarie, arriva ad incaricare il suo scagnozzo Cazzaniga di ucciderlo. Pietro manda a monte il matrimonio con Andreina, convinto di non voler più fingere e dichiara il suo amore a Teresa che, lasciata da Vittorio, non sa se fidarsi o meno di Mori. Vittorio si licenzia e, come se Il paradiso non stesse attraversando già abbastanza difficoltà, Pietro viene arrestato. Il ragioniere Galli racconta a Teresa quel passato cui Pietro non ha mai accennato: durante la guerra si erano ritrovati insieme, in un campo in Toscana, prigionieri degli americani. Nello stesso campo c’era anche, come prigioniero, un certo Umberto Razzi, prepotente e violento, che ignoravano fosse il fratello di Mandelli. Razzi si era a torto convinto che Galli collaborasse con gli americani e un giorno, quando la guerra era quasi finita, aveva tentato di ucciderlo; Galli era rimasto tramortito e a quel punto era intervenuto Pietro per salvarlo. Nel corso della colluttazione con Razzi era partito un colpo e quest’ultimo era morto. Galli dice a Teresa di fidarsi ciecamente di Pietro e aggiunge che le autorità del campo avevano aperto un’inchiesta che non era stata mai conclusa perché intanto la guerra era finita. Quando in questura Pietro trova Mandelli ad aspettarlo e si sente dire da lui che un testimone ha dichiarato che nel momento della colluttazione con Razzi Pietro non era affatto indifeso, intuisce che si tratta di una sua vecchia conoscenza, Bruno. Così Pietro decide di scappare dalla prigione per andare a stanare l’amico di una volta trasformatosi in traditore; quando Bruno se lo ritrova improvvisamente davanti, in un locale dei bassifondi diventato il suo quartier generale, gli dà una pistola e lo pone al bivio: sparargli per impedirgli di testimoniare contro di lui oppure farlo diventare socio del Paradiso. Pietro non cede a compromessi e se ne va rimarcando a chiare lettere la distanza che li separa l’uno dall’altro e dagli anni, al tempo stesso più difficili e più spensierati, della prima giovinezza. Poi Pietro si mette in contatto con Galli e raggiunge di persona Teresa che, pur mostrandosi dalla sua parte, disapprova l’evasione. Allora ritorna in questura e si costituisce; lì Mandelli incrocia Bruno che, interrogato sulla ragione della sua presenza, risponde di essere solo andato a dire la verità. Una telefonata comunica a Galli, molto preoccupato per le sorti del Paradiso e solo in parte rincuorato dal ritorno di Vittorio, che le accuse contro Mori sono cadute e quest’ultimo, dichiarato innocente, sta per essere liberato. Nelle scene conclusive dell’ultimo episodio della prima stagione, vediamo Teresa fra le braccia di Pietro con il portone della prigione alle spalle; lì si trova Mandelli, che guarda Pietro. Lo sguardo richiama alla memoria di Mori un frammento del passato: in un istante lo ritroviamo in piedi di fronte a Umberto Razzi, armato di un bastone; Pietro invece ha in mano una pistola: dopo aver detto all’uomo «ma tu sei una persona che merita di morire», spara.

In una sera come tante, Teresa e Pietro chiudono insieme il grande magazzino. Mentre le luci dei lampioni lungo la via e delle ultime vetrine rimaste accese fanno brillare il ciondolo che lei porta al collo, lui esclama «Sei il mio sole!» e i due si baciano. Ma all’improvviso una voce femminile fuori campo, morbidamente insinuante, domanda con un innocente tono d’accusa: «Pietro, non riconosci tua moglie?». Di Rose Anderson intravediamo solo un’ombra sottile, la sagoma da dietro appena distinguibile del suo cappello e del suo abito; eppure la immaginiamo perfettamente leggendone ogni dettaglio sull’espressione dei volti di Pietro e Teresa. Lui allenta la mano e si lascia sfuggire quella di lei. Un soffio d’aria gelida sembra aver spento e oscurato il bagliore dei loro occhi che fino a poco prima riscaldava l’atmosfera intorno.

L’episodio si chiude misterioso sugli sguardi di Teresa e Pietro, quello stesso Pietro che di sé, nel corso della sua confessione in chiesa avvenuta in una delle puntate precedenti, aveva enigmaticamente detto: «Lei vuole sapere qual è il mio più grande peccato, monsignore? Quello di aver fatto il possibile per rimanere vivo».

EPISODIO 1  –  Un nuovo inizio

Milano, fine agosto 1956. Pietro Mori si reca in macchina sotto casa di Teresa: guarda la sua finestra chiusa, sopra il negozio “Stoffe e filati Iorio” dello zio, e ripensa agli ultimi fatti e alle ultime parole scambiate con lei. Risente nella sua mente la voce di Teresa – che da un mese non gli dà più sue notizie – mentre gli diceva di avere intenzione di andarsene da Milano, tornare in Sicilia a Castelbuono e stare da sola; ma si ricorda anche della volta in cui, fiduciosa, gli aveva detto «So solo una cosa, che se chiudo gli occhi, se tu chiudi gli occhi, Pietro, il desiderio affidato a una lucciola potrà sempre avverarsi», e questa frase rinnova in lui la speranza del suo ritorno.

Mentre al Paradiso fervono i preparativi per una riapertura in grande stile, con tanto di comunicati per la stampa e i radiogiornali e con la preparazione dell’effetto sorpresa per la partecipazione della Callas al fine di attirare la maggior quantità possibile di milanesi, i quotidiani non smettono di pubblicare articoli diffamatori su Mori, “assassino impunito”.  Pietro pensa che dietro a questi articoli ci sia il suo nemico di sempre, il banchiere Carlo Mandelli, con la complicità della giovane giornalista Violetta Sforza; il ragionier Galli gli confida che aver accettato la presenza di Bruno Jacobi, noto all’opinione pubblica per aver frequentato gli ambienti della mala, di certo non può giovare alla buona pubblicità del grande magazzino. In realtà a commissionare quei pezzi è Rose, l’ex moglie di Mori, con un intento preciso: ridurlo in condizione di avere bisogno del suo aiuto. Rientra in questa sua strategia anche l’invito dell’Ambasciata Americana che fa recapitare, a suo nome, a Pietro; ma lui si dichiara fermo nel non voler avere più niente a che fare con quella donna che gli ha già sufficientemente rovinato la vita. Incarica il ragioniere di distruggere l’invito e in via confidenziale gli rivela che tutte le sere va sotto casa di Teresa, quindi esce dal Paradiso e attraversando il centro della città si reca ancora una volta istintivamente là. Una carrellata circolare a 360° in Galleria Vittorio Emanuele II mostra una Milano inondata di luce, la maestosità della città che rispecchia tutta la trepidazione del personaggio. E questa volta Teresa spalanca la finestra. In men che non si dica Pietro raggiunge l’interno del suo appartamento; lei gli dice di aver sentito la sua mancanza e pensa che possano darsi una nuova possibilità a condizione di dirsi sempre la verità su tutto. Sottolinea come per lei sia difficile accettare l’idea che Pietro abbia avuto un precedente matrimonio e che in Italia le famiglie sono contrarie ai matrimoni con i divorziati. Per rassicurarla sul conto di Rose, Pietro la convince a recarsi con lui all’invito all’Ambasciata per domandarle insieme il motivo del suo arrivo.

Dal Castello Sforzesco alla Stazione Centrale Vittorio Conti riprende con la cinepresa signore e signorine per la sua nuova campagna pubblicitaria, ed è proprio nei pressi della stazione che s’imbatte in Andreina Mandelli, appena tornata dall’America: lui le dice che non lavora più al Paradiso ma presso un’agenzia e lei afferma che «la vita è troppo preziosa per rimpiangere chi non ci ama».

Alla festa dell’Ambasciata Americana Rose nota immediatamente l’arrivo di Pietro e quello, del tutto inaspettato e poco gradito, di Teresa, vestita con un abito molto elegante e preoccupata di essere all’altezza del sontuoso contesto che la circonda; nel corso delle presentazioni, la ragazza di provincia non si lascia tuttavia intimidire dal sofisticato fascino della Anderson, che non perde occasione per cercare la massima attenzione di Pietro nei suoi confronti, come se le spettasse di diritto. Di fronte alla domanda molto diretta che Teresa le pone, circa le ragioni del suo arrivo a Milano, Rose, tanto ricca quanto sicura di sé ed esperta del mondo, risponde che aveva intenzione di rivedere un vecchio amico, pensando che l’avesse perdonata; sopraggiunge il nuovo marito di lei, Frank Aprile, di professione attore, che mostrandosi galante con Teresa la allontana da Pietro. Rimasta sola con Pietro, Rose motiva il suo recente matrimonio con la sua consueta impulsività e gli domanda se con Teresa lui stia facendo sul serio. Senza mezzi termini Pietro le dice che non crede che lei si sia fatta viva solo per un saluto fra vecchi amici… allora Rose risponde di essere preoccupata per gli investimenti economici fatti nel Paradiso dalla sua famiglia, di non rivolere indietro quel denaro, di essere pronta ad aiutarlo se lui lo desidera. Ma Pietro dichiara di non averne affatto bisogno, di non averla perdonata e di essersi costruito una nuova vita.

Rassicurata dalle parole di Frank, Teresa crede ingenuamente che Rose sia davvero completamente innamorata di lui e abbia voltato pagina; dopo aver salutato Rose, Pietro e Teresa si incamminano nell’ampio parco della villa verso l’uscita e a un tratto, nella semioscurità di quella bella cornice, Pietro s’inginocchia e le chiede di sposarlo, infilandole al dito l’anello di fidanzamento. Mentre Teresa è al culmine della sua gioia, Rose assiste incredula alla scena da lontano.

L’indomani mattina arrivano a casa di Teresa le sue amiche, nonché colleghe, Anna e Silvana, che hanno trascorso insieme le vacanze a casa dei genitori di quest’ultima. Teresa è emozionata nel vedere come la gravidanza di Anna procede bene e nel mostrare loro l’anello di fidanzamento. Si incamminano insieme verso il Paradiso:  Anna e Silvana le fanno sapere che Vittorio lavora ormai presso un’agenzia e Teresa dice loro di voler mantenere la maggiore riservatezza possibile sul posto di lavoro in merito al suo fidanzamento con Mori, ragion per cui nasconde l’anello nella borsetta. Un’analoga scelta di discrezione farà anche Roberto, consulente pubblicitario del grande magazzino e fidanzato con Silvana, che ne resterà piuttosto delusa. Quindi inizia un rapido susseguirsi di incontri e scontri fra i magazzinieri e le commesse del Paradiso: Corrado saluta Clara Mantovani, la “venere” che dirige i vari reparti, e lei lo allontana dicendosi cambiata e volendo d’ora in avanti fra loro solo una civile convivenza lavorativa, mentre lui rimane perplesso; Anna incrocia Quinto che le dice di aver compreso che fra loro non c’è nulla in comune e lei, triste, non replica e se ne va per la sua strada; Quinto sbatte poi contro Letizia, recatasi al grande magazzino per la selezione delle nuove commesse.

Pietro mette Teresa davanti al fatto compiuto portandola nello studio di Elsa e Roberto, consulenti pubblicitari, e informandoli che da quel momento sarebbe entrata a far parte della squadra creativa; nonostante lei si affretti a giustificare la cosa parlando della nuova collezione disegnata insieme a Mori, ai due amici di Vittorio non sfugge il legame privato fra loro e Teresa di lì a poco non esiterà a manifestare il suo disappunto a Pietro per la decisione presa senza consultarla, mettendo in chiaro che soprattutto da “fidanzata del capo” non vuole promozioni semplici e immediate. Mori intanto tiene sotto stretta sorveglianza il nuovo socio in affari, Bruno Jacobi, di cui continua a non fidarsi. Gli intima di non prendere iniziative personali che potrebbero compromettere definitivamente le sorti del Paradiso. Jacobi presenta alla Mantovani una sua amica di dubbia reputazione, Ines, in vista della selezione delle nuove “veneri”. Clara la prende in considerazione ma assicura che non farà alcun tipo di favoritismo rispetto alle altre candidate. Jacobi inoltre percepisce l’inquietudine della donna e lei gli rivela che sua figlia è sparita di nuovo; lui si offre di ritrovargliela per amicizia, senza nessun secondo fine.

Poco dopo il risveglio di Andreina nel lussuoso appartamento dove vive la famiglia Mandelli, arriva suo padre sorprendendola con un grande mazzo di fiori per scusarsi della sua assenza al rientro il giorno precedente. Entrambi i genitori si sono accorti che il mese trascorso in America ha  suscitato in Andreina nuovo entusiasmo e spirito di intraprendenza, e la ragazza si commuove quando il banchiere le dice che vuole che sia lei a prendere le redini della banca quando lui passerà il testimone. Sopraggiunge la giornalista Violetta Sforza, chiamata da Mandelli e ignara di trovare Andreina rientrata dall’estero; una volta che quest’ultima si allontana per cambiarsi d’abito, la Sforza dice a Mandelli di aver parlato con Mori e che lui ha minacciato di denunciare Andreina.

Mentre Anna fa ritorno a casa con le buste della spesa, Massimo, il padre del suo bambino, la ferma indispettito: le dice che non sarebbe dovuta sparire dalla città senza fargli sapere dove andava e aggiunge che sua moglie si preoccupa per lei: Anna intuisce che quella donna tiene molto al bambino nella probabile impossibilità di averne uno proprio.

Fra le mani di Mandelli finisce un articolo di giornale che parla di Jacobi come di un criminale: il banchiere dice che se Mori l’ha reso suo socio si è trattato evidentemente di un gesto di gratitudine per aver revocato la testimonianza a suo sfavore scagionandolo dall’accusa di omicidio e immagina che Mori possa ritenere lui responsabile di quel pezzo. Quindi va al Paradiso e dichiara a Mori di non aver nulla a che fare con l’articolo, quindi lo accusa ancora apertamente dell’assassinio di suo fratello davanti a Teresa e a Galli. Lo scontro verbale fra i due si fa sempre più acceso, poi Mandelli si dirige speditamente verso l’uscita ma è costretto ad accasciarsi a terra per un attacco di cuore. Quando arriva il pronto soccorso per lui non c’è più niente da fare. Andreina ha appena ricevuto Vittorio, andato a casa sua per riportarle il cappellino dimenticato, quando apprende la tragica notizia da una telefonata. Al grande magazzino la polizia fa i dovuti riscontri; la presenza della Callas per la riapertura è ormai sfumata data la situazione. Il commissario presente sul posto è Ettore Dalmazio, padre della figlia di Clara; riconosce quest’ultima e la aspetta fuori al momento della chiusura. Lei gli dice sbrigativamente di andarsene e di continuare a fingere che non esista come ha fatto fino ad allora. Per strada Vittorio si avvicina a Teresa, sola, che guarda una vetrina; poco dopo li raggiunge anche Pietro, che non chiede all’amico – e rivale in amore – di tornare a lavorare insieme per non metterlo a disagio, come dirà a Teresa, e forse perché non lo desidera neanche lui così tanto.

Rientrato a casa, Vittorio compone al pianoforte.

 

EPISODIO 2  –  Miss Paradiso

Al funerale di Mandelli Vittorio porge le sue condoglianze ad Andreina, esortandola, da amico sincero che ha fiducia nelle sue capacità, a non commettere l’errore di sottrarsi alla responsabilità della direzione della banca, per quanto gravosa e difficile le possa sembrare date le circostanze. Si presenta anche Pietro che domanda ad Andreina il suo perdono per il male che involontariamente le ha procurato, ma la giovane ribatte che suo padre è morto proprio a causa sua e insieme alla madre gli dice seccamente di andarsene.

Ritornata dalla mattinata trascorsa a cavalcare per schiarirsi le idee, come faceva suo padre, Andreina comunica alla madre la sua intenzione di prendere in mano la direzione della banca impegnandocisi davvero in prima persona; nonostante la sua titubanza in merito, la madre capisce che Andreina ha ormai preso una decisione da cui non tornerà indietro.

Al Paradiso il ragionier Galli non fa in tempo ad avvertire Pietro che nel suo studio lo sta aspettando Rose: la donna manifesta a quest’ultimo la sua intenzione di acquistare le quote di Jacobi per toglierlo dall’imbarazzo in cui si è infilato scegliendo il socio sbagliato. Pietro non si accorge di fornirle un involontario incoraggiamento affermando a pura difesa dell’amico di vecchia data che «tutti meritano una seconda possibilità», ma il dialogo è interrotto dall’arrivo di Jacobi, che dichiara che se mai si trovasse a dover vendere le sue quote del Paradiso le venderebbe a Pietro e non certo a Rose. Una volta rimasti soli, Bruno sembra dispiacersi sinceramente con Pietro per la situazione venutasi a creare a causa sua e Pietro gli dice che può solo dimostrare coi fatti di essere davvero cambiato. Rose, rientrata in albergo, sguinzaglia i suoi informatori a caccia di notizie su Jacobi: amici, nemici e reati…

Mentre Clara, responsabile dei reparti oltre che capo delle commesse, istruisce le nuove veneri da poco reclutate, Pietro porta da Corrado, – capo magazziniere intento a parlare della sua più grande passione, il ciclismo, con i colleghi -, Bruno, che gli presenta come il nuovo referente per tutto ciò che riguarda il magazzino. Bruno e Corrado si ricordano di essersi già conosciuti in circostanze diverse e probabilmente poco raccomandabili; sopraggiunge Domenico, un ragazzo in cerca di impiego che don Saverio – parroco dell’oratorio assiduamente frequentato da Letizia –  aveva presentato a quest’ultima, informandolo del grande magazzino di Milano come possibile fonte di lavoro. Senza esitazioni, fidandosi del suo fiuto, Bruno prende immediatamente Domenico per un periodo di prova, convinto che «a tutti bisogna dare una possibilità».

Vittorio, che ha bisogno di una svolta professionale e comincia a perdere entusiasmo nel lavoro all’agenzia dove spesso la sua iniziativa viene frenata, si reca su un set fotografico dedicato alla Miss Italia recentemente eletta; Roberto aveva provato a domandarle la sua disponibilità per indossare la nuova collezione del Paradiso ma lei aveva rifiutato, non volendo che la stampa associasse il suo nome a quello di un criminale come Jacobi. A bordo piscina Elsa, Roberto e Teresa stanno discutendo della questione e quest’ultima non è disposta ad arrendersi così facilmente, sta per recarsi da sola a parlare con Miss Italia quando una leggera spinta di Vittorio le fa perdere l’equilibrio e… cade in piscina. Spaventata dal momento che non sa nuotare chiama aiuto: Vittorio si tuffa per salvarla e tutto si conclude bene. Mentre si asciugano al sole lui le domanda come sia finita a lavorare coi pubblicitari e se ne sia contenta, lei afferma che non è il suo campo e che senza di lui non è più divertente come prima, ma lui dice di non avere intenzione di tornare. Quando Vittorio le fa un complimento sulla sua bellezza lei evita che prenda una direzione sbagliata; per correggere il tiro lui aggiunge che tutte le veneri sono molto belle, tanto da meritarsi un concorso di bellezza… e da uno scherzo fra amici nasce una vera idea pubblicitaria! Il concorso di bellezza Miss Paradiso.

L’idea, approvata da Elsa e Roberto, arriva in gran velocità fin dallo stesso Pietro che se ne scopre entusiasta. Elsa astutamente non gli rivela l’autore e omette di fare riferimento a Vittorio anche quando gli racconta per sommi capi l’incidente di Teresa. Al suo ritorno sul posto di lavoro quest’ultima viene incaricata di dare la notizia alle veneri, che sfileranno indossando gli abiti del paradiso e gareggiando fra loro. Corrado ha notato la premura di Jacobi nei confronti della Mantovani e le domanda perché si lasci dare del tu da un tipo del genere; lei, che spera di poter ritrovare sua figlia grazie alle conoscenze di Bruno, si limita a ribattere che Corrado da lui si era fatto dare ben altro.

Jacobi assume Domenico dopo averne riscontrato l’operosità e scopre che quest’ultimo ha alle spalle un’esperienza difficile: ha lavorato nelle miniere di Marcinelle. Poi all’uscita invita a cena Clara che però declina gentilmente, restando in attesa di notizie sulla figlia Matilde.

Teresa e Pietro fanno chiarezza su alcune cose: lei vuole sapere il motivo della visita di Rose; lui  -dopo averle insegnato a nuotare nel corso di una bellissima serata in cui si rivela tutta la loro complicità – si sente raccontare da lei che l’ideatore di Miss Paradiso è Vittorio, e che è stato sempre quest’ultimo a intervenire per salvarla. Allora Pietro non nasconde la sua gelosia, alimentata anche dalla richiesta di silenzio in merito al loro fidanzamento da parte di Teresa; lei riflette e poi gli dice che mettersi in proprio con il suo negozio di tessuti sarebbe probabilmente la soluzione per tutti i loro problemi.

Quella stessa notte Bruno incontra un suo uomo di fiducia che si aspettava portasse con sé un informatore con notizie sulla figlia della Mantovani, invece cade in una trappola: l’uomo gli chiede di garantire per lui per un carico di sigarette e, essendo piuttosto alta la posta in gioco, Bruno acconsente a condizione che si tratti dell’ultima volta. Ma in un attimo arriva la polizia a sirene spiegate, con l’evidente intenzione di arrestare Bruno che però fortunatamente riesce a scappare.

L’indomani Anna suona con fin troppo anticipo alla porta di Teresa e Silvana, rivelando il nervosismo per la visita ricevuta la sera prima da parte di Massimo e della moglie Giovanna: racconta che lui le ha lasciato il solito denaro facendole firmare tanto di ricevuta e Giovanna ha insistito perché accettasse il suo dolce con le mele. Anna lascia il dolce alle amiche e nell’attesa che loro si preparino si avvia verso il Paradiso per assistere alla sfilata-concorso.

Il paradiso delle signore apre così le porte al grande giorno dell’evento: mentre al suo interno l’emozione è alle stelle, e non risparmia né la timida Letizia che si mette a pregare di nascosto né la riservata Mantovani che domanda a Ines se anche Bruno sarà presente nel pubblico, per strada Pietro – dopo aver salutato affettuosamente Anna –  vede Vittorio e gli dice di stare alla larga da Teresa. Quest’ultimo si allontana non prima di avergli detto che ha intenzione di lasciare l’agenzia presso cui sta lavorando per mettersi finalmente in proprio. La sfilata ha inizio con tanto di trio canoro sullo sfondo; non manca qualche sorpresa: Clara vede nel pubblico Ettore, Teresa – come un fulmine a ciel sereno – Rose. Allora la giovane raggiunge frettolosamente il camerino e Pietro la segue. Lei gli spiega l’accaduto. Lui le dice che approva la sua scelta di iniziare a gestire da sola il suo negozio e le chiede di restare al Paradiso fino a quel momento. Lei acconsente a condizione di lasciare la pubblicità e tornare a fare la commessa. Ritornati al cospetto del numeroso pubblico, Pietro ringrazia davanti a tutti Teresa per il suo contributo fondamentale alla realizzazione della nuova collezione.

A vincere è Ines, che ringrazia “il suo amico Bruno” per averla portata al grande magazzino; un giornalista non perde occasione di passare all’attacco, domandando provocatoriamente: «vuole dire il latitante scappato questa notte da un arresto per il traffico di sigarette?». Pietro taglia corto e saluta, ma i giornalisti incalzano; improvvisamente Rose sale sulla passerella al suo fianco e lo difende.  Alla nuova domanda di una giornalista su come possa avere tali certezze in merito al socio “di suo marito” pur essendo a Milano da poco, la Anderson risponde prontamente di essere l’unica socia di Pietro Mori, specificando che non è più suo marito e dichiarandosi pronta a fornire tutte le prove necessarie a dimostrare la verità dei fatti. La stampa si placa. Rose, il cui atteggiamento sembra ora smentire completamente le sue stesse parole di poco prima, si avvicina a Pietro e lo prende a braccetto; quindi si lascia fotografare insieme a lui sorridendo con aria trionfante, senza tralasciare di rivolgere a Teresa uno sguardo eloquente.

A casa di Andreina la madre termina una telefonata e, fra il dolore e la collera, dice alla ragazza che Mori sembra prosperare grazie alla socia americana mentre Carlo è morto. Andreina la rassicura rispondendo che sta studiando un progetto del padre che avrebbe previsto di incontrare degli americani intenzionati ad aprire un negozio a Milano, un negozio così grande da ridurre in miseria il Paradiso, e sfoderando un’insolita grinta. La giovane, dopo aver ricevuto un minimo di istruzioni indispensabili da parte del braccio destro del padre, vuole davvero camminare con le proprie gambe nel complicato mondo degli affari e della finanza.

Nel suo studio, al riparo da occhi indiscreti, Pietro affronta Rose senza mezze misure. Lei recita la parte della vittima dicendo che è stato Bruno a cercarla e a chiederle di acquistare le sue quote dal momento che aveva urgente bisogno di denaro per scappare e sottrarsi ai suoi guai con la giustizia. Con tono mellifluo aggiunge: «Vedila come una soluzione, non come un problema». Ma Pietro, esperto conoscitore dei suoi trucchi per ottenere a tutti i costi ciò che vuole, non cede facilmente al suo gioco. Esclama a gran voce: «Rose, sono anni che non riesco a vedere in te altro che il più grande problema della mia vita!». La ringrazia ma al tempo stesso mette in chiaro che appena sarà in grado le restituirà il denaro; poi le dice di sparire il più lontano possibile.

All’uscita Pietro si dirige fra le braccia di Teresa, mentre a Rose non resta che assistere in silenzio alla scena. Pochi istanti dopo la vediamo mettere nelle mani di un uomo, evidentemente al suo servizio, una busta chiusa. Le cospirazioni di Rose sono appena iniziate.

 

EPISODIO 3  –  Marcinelle

Elsa e Roberto incontrano Vittorio che dà loro la notizia di essersi messo in proprio, trasferendosi a poca distanza dal Paradiso, e che viene così a sapere che da quando è comparsa Rose, Pietro è spesso di cattivo umore e Teresa è tornata ai “piani bassi” a fare la commessa. Per non incrementare la curiosità e le chiacchiere di commesse e magazzinieri, Teresa e Pietro hanno scelto di mantenere la più totale discrezione sul loro fidanzamento, continuando a darsi rigorosamente del lei in pubblico; ma appena si ritrovano soli la forte passione fra i due è evidente. Nel corso di uno di questi incontri “clandestini”, Pietro rassicura Teresa in merito alle ingerenze di Rose nelle vicende del Paradiso,  quindi le promette una sorpresa per la sera stessa.

Ma la convinzione di Pietro di poter tenere la Anderson lontana dal magazzino e soprattutto da se stesso è una pura illusione: ne troviamo riscontro tanto nella gelosia di Frank che dice apertamente a Rose di aver compreso che la loro “vacanza italiana” si è rivelata un mero pretesto per studiare da vicino gli affari di Mori, quanto nella notizia che il ragionier Galli si vede costretto a recapitare a Pietro mentre Elsa e Roberto gli espongono l’idea delle consegne a domicilio per tentare di risollevare la crisi delle vendite. Rose ha disposto una gratifica per tutte le commesse come regalo in quanto nuova datrice di lavoro; tutte le veneri se ne rallegrano a eccezione della Mantovani che esita ad accettare la busta immaginando il disaccordo di Mori ma poi cede, convinta da Galli del fatto che determinate decisioni della nuova socia americana non si possono contestare.

Mori si reca al Comune per esporre al sindaco il suo progetto di organizzare una cerimonia commemorativa per la tragedia di Marcinelle, avendo accolto fra i suoi dipendenti Domenico, il ventenne sopravvissuto alla disgrazia. Il sindaco, che conosce Mori di fama, dice che l’iniziativa va resa ufficiale a nome della città di Milano e ipotizza l’idea di un’onorificenza da consegnare al giovane. Sulla via del ritorno Mori passa dall’albergo dove alloggia Rose, per lasciare alla reception un assegno che gli permetterà di sentirsi meno debitore nei confronti della ex moglie.

Mentre Vittorio riceve la visita del suo ex capo, Giorgio Ghilardi, che si vuole assicurare che non gli vengano rubati i suoi clienti di lunga data, Andreina parla con il dottor Poggi, avvocato di Rockefeller, per capire cosa suo padre avesse preventivato di spendere per stringere affari con gli americani. Scopre così che si era trattato di una proposta immobiliare e che si era parlato di un palazzo come adeguata collocazione del nuovo grande negozio, ma non viene a sapere nulla di più.

In pausa pranzo al Paradiso arriva Rose in grande stile con tanto di camerieri al seguito, per sorprendere le commesse offrendo loro un pranzo elegante. Senza mancare da subito di spargere veleno in piccole e sapienti dosi, facendo notare a Teresa il suo stupore per averla conosciuta come stilista e ora ritrovata come commessa, Rose riesce facilmente – con la seduzione della ricchezza, del nuovo marito appartenente al mondo dello spettacolo e delle novità di un Paese moderno come l’America – ad attirare l’attenzione e ad accattivarsi la simpatia di parecchie veneri. Teresa non smette di studiarla con diffidenza, e dopo averle fatto capire che all’interno del Paradiso vuole che tutti sappiano che Pietro per lei è solo “il signor Mori”,  ricambia l’atteggiamento provocatorio dell’americana nei suoi confronti sottolineando, proprio mentre Rose spiega alle ragazze cosa significhi “divorzio consensuale”, come Pietro le avesse detto che lei era morta. Mai sprovvista delle necessarie armi per passare al contrattacco, Rose rovescia abilmente la situazione a suo favore, replicando: «Beh, allora forse non era così consensuale come pensavo». Quando Pietro arriva e vede la Anderson in quella cornice insolita, creata dalla sua personale iniziativa, le chiede immediatamente di seguirlo nel suo ufficio. Lì lei si giustifica dicendo di avere importanti informazioni riservate da riferirgli: Nelson Rockefeller vuole investire in Italia aprendo un grande magazzino a Milano. Essendo per lei un amico di famiglia, è pronta a intervenire per spalancare a Mori una strada privilegiata. Lui rifiuta il suo aiuto, chiarendo di voler prendere da solo le proprie decisioni e intimandole di stare alla larga dal

Paradiso. Ancora una volta, Rose ribatte con acuta prontezza, dicendo di aver capito solo ora che l’acredine di Pietro deriva dal male che lei gli ha fatto e rimettendosi in tal modo abilmente al centro del discorso. Mentre Pietro incarica il ragionier Galli di procurarsi informazioni sull’arrivo e sulle intenzioni di Rockefeller, Teresa segue Rose all’uscita dal grande magazzino e precisa che la scelta della discrezione circa il fidanzamento è stata sua. Non rinunciando a sottolineare ancora una volta la distanza fra l’imprenditore e la commessa, Rose si congeda, moderando infine i toni nell’aggiungere che, conoscendo benissimo Pietro, sa che lui non potrebbe mai innamorarsi di un’arrivista.

Intanto all’interno del Paradiso Corrado raggiunge Clara al telefono in un ufficio vuoto e approfitta per domandarle le ragioni della fine della loro storia; ma arriva il padrone di casa a domandargli che fine abbiano fatto i soldi dell’affitto e lui risponde che gli sono stati rubati. Negli scantinati, Domenico racconta la tragedia di Marcinelle davanti a Mori, ai colleghi di lavoro e al vicesindaco che gli dice che il sindaco sarà orgoglioso di conferirgli la medaglia al valor civile a nome di tutta la città.

Vittorio, vista Teresa per la strada, la raggiunge e le chiede di seguirlo a vedere il suo nuovo spazio, felice di potersi finalmente dire libero e indipendente, padrone di se stesso. Lei gli confida il suo sogno di diventare stilista e di aprire un negozio tutto suo dove vendere le sue creazioni.

Mentre Vittorio sta per cadere nella facile tentazione di interpretare le parole di Teresa come un segnale di crisi fra lei e Pietro, Teresa gli rivela il loro fidanzamento e la scelta del silenzio per ragioni di discrezione. Quando Teresa gli dice di tenere molto alla loro amicizia, Vittorio fa buon viso a cattivo gioco, ma una volta rimasto solo la sua delusione è evidente.

Andreina parla con la madre chiedendo informazioni sulla proposta immobiliare fatta dal padre agli americani e a lei sconosciuta, ma la madre risponde che Carlo Mandelli tendeva a non parlare d’affari con lei e dunque non può aiutarla. Per la prima volta Andreina manifesta tutti i suoi dubbi e tutte le sue paure a proposito della responsabilità forse troppo grande che si è assunta, ossia la direzione della banca, ma proprio la madre, inizialmente preoccupata e scettica circa le sua capacità, adesso la rassicura dicendo di avere piena fiducia in lei e soprattutto desiderando fortemente che Mori non rimanga impunito. Poco dopo Andreina telefona all’agenzia di pubblicità Ghilardi chiedendo di Vittorio e scopre così che lui non lavora più lì.

Mentre fa l’inventario del magazzino Corrado ringrazia Quinto per la sua ospitalità che risolve momentaneamente il suo essersi trovato senza casa; sopraggiunge Clara mentre Quinto si allontana: la giovane dice a Corrado che è disponibile ad aiutarlo economicamente purché lui non ricominci con il contrabbando. Domenico si reca da Pietro per comunicargli che non vuole ricevere la medaglia per la tragedia di Marcinelle da parte del sindaco perché non ritiene di meritarla e la cosa lo metterebbe a disagio. Poco dopo il ragionier Galli informa Pietro di essere preoccupatissimo per il forte calo delle vendite del Paradiso;  Pietro ne approfitta per confidargli, a proposito dell’arrivo di Rockefeller e delle sue intenzioni di investimento, che quell’americano è una persona da cui è  meglio diffidare perché abituato a mettere sempre al primo posto unicamente il proprio interesse. Inevitabilmente anche i magazzinieri e le commesse respirano l’aria tesa del Paradiso e parlano fra loro dei problemi economici, timorosi di perdere il posto. All’uscita Quinto saluta Letizia e approfitta per dirle che lei è unica in quanto è l’unica a preoccuparsi anche per un tipo poco simpatico a molti come la Mantovani. Intanto Roberto avverte Silvana che per via di impegni di lavoro la sera non potranno vedersi. Al contrario Pietro fa una sorpresa a Teresa portandola davanti al negozio Iorio che lei desidera così tanto poter affittare e dicendole di averlo preso per non rischiare che qualcun altro arrivasse prima di lei. Ma Teresa non è felice dell’iniziativa perché vuole cavarsela con le sue sole forze economiche e rendersi indipendente come Vittorio. Venuto a sapere che in giornata Teresa aveva accolto l’invito di Vittorio per visitare il suo nuovo spazio di lavoro, Pietro se la prende e se ne va dicendole di fare come vuole.

Una volta che Roberto e Elsa hanno terminato di allestire il Paradiso in funzione della consegna della medaglia da parte del sindaco, la Mantovani esclama con immancabile precisione la consueta frase: «ai vostri posti, orario d’apertura!». Pietro chiede notizie di Domenico che non si trova a Quinto e Corrado; grazie a Letizia viene a sapere che è all’oratorio. Raggiuntolo lì, si sente spiegare dal ragazzo i motivi per cui quella medaglia non farebbe altro che metterlo in imbarazzo: è vivo solo perché è stato più fortunato di altri… Pietro lo comprende, non nasconde la sua ammirazione e gli porge le sue scuse. Quindi gli chiede di seguirlo comunque al Paradiso, dove  intanto è arrivata Rose che ha portato a Teresa un abito di sua madre chiedendole di aggiustarlo e sistemarlo in modo tale che lei possa indossarlo e aggiungendo che questa potrebbe essere un’ottima occasione per conoscersi meglio e ripartire con il piede giusto. Teresa risponde di non avere abbastanza esperienza e Rose se ne va dopo averle dato sarcasticamente ragione, ribattendo:  «Forse non ne vale la pena».

Dopo aver rimproverato Vittorio per non averla informata del suo cambiamento di lavoro, Andreina esce dal suo studio e per strada incrocia per caso la contessa Torriani in pieno battibecco con sua nipote. La contessa ribadisce a gran voce che si ritiene libera di fare tutta la beneficenza che desidera, dal momento che il patrimonio è suo. Una volta che la nipote si è allontanata, Andreina offre il braccio alla contessa per fare una passeggiata e approfittare di poter scambiare insieme due parole.

Una volta ritornato al Paradiso insieme a Domenico, Pietro spiega al sindaco la posizione del giovane scusandosi anche pubblicamente davanti al personale del grande magazzino e ai clienti presenti per l’occasione. Quindi Pietro dichiara che il paradiso devolverà la gratifica delle commesse e dei magazzinieri in favore delle vedove della tragedia di Marcinelle, riscuotendo un applauso generale. In seguito Clara scopre che Corrado dorme all’interno del magazzino e gli dice che non lo rivelerà a Pietro, ma vuole che lui continui a tenere le distanze e a darle pubblicamente del lei.

Pietro e Teresa finiscono l’uno nelle braccia dell’altro appena rimasti soli. Lei gli racconta della visita di Rose e gli dice che le è sembrata sincera, tanto da farla pentire del suo rifiuto ad accomodare l’abito. Intanto Domenico rivela a Letizia di essere innamorato di Benedetta, la ragazza che di quando in quando va a salutare all’uscita da scuola, e di essere fortemente contrastato dalla famiglia di lei che non lo ritiene all’altezza. Pur rimanendo un po’ delusa Letizia non lo fa capire al giovane. L’indomani Teresa si presenta da Rose che le chiede che cosa le abbia fatto cambiare idea e lei risponde di non essere abituata a giudicare una persona prima di averla davvero conosciuta. Quindi Teresa si confida ingenuamente  con l’astuta americana, dicendole che il divorzio è uno dei motivi per cui il fidanzamento fra Lei e Pietro deve rimanere segreto, dal momento che non sa come potrà dire una cosa del genere  ai suoi genitori, completamente distanti da quel tipo di mentalità moderna. Mentre Teresa aggiunge che non sarebbe mai capace di lasciare l’uomo da lei sposato,  Rose indossa l’abito da sistemare lasciandosi guardare dalla ragazza. Poi la Anderson inizia sapientemente a tessere la tela della rassicurazione: racconta a Teresa che fra lei e Frank si è trattato di un colpo di fulmine e sottolinea che lui e Pietro sono uomini completamente diversi. Con una disinvoltura da attrice consumata, Rose aggiunge addirittura che Frank ha fatto nascere in lei per la prima volta un desiderio di maternità. Teresa ci crede. Arriva infine Frank e Rose mostra il suo più grande entusiasmo.

Quando a sera Teresa arriva sotto casa sua insieme a Pietro, trova a sorpresa i suoi genitori, ai quali presenta Mori come il proprietario del Paradiso delle signore, giustificando la sua presenza come un gesto di cavalleria ne suoi confronti. La puntata si chiude su una scena di intimità tra Frank e Rose, dal comportamento della quale comprendiamo chiaramente che la Anderson non ha mai avuto neppure la lontana tentazione di cambiare idea in merito alla sua intenzione di non avere figli.

EPISODIO 4  –  Veneri in bicicletta

Consigliandosi con Silvana, Teresa ha deciso di dire la verità ai genitori. A colazione con questi Silvana si lascia sfuggire qualcosa in merito al progetto professionale di Teresa, che deve così spiegare ai suoi che ha intenzione di riaprire il negozio dello zio per vendere vestiti e non più solo stoffe. Silvana capisce che è meglio rimandare a un altro momento la grande notizia del fidanzamento, visto il grado di apprensione che i genitori hanno già dimostrato.

Domenico va a trovare Benedetta fuori da scuola, ma proprio allora arriva il padre di lei: li vede parlare, chiama la figlia a cui non manca di dare uno schiaffo, infine guarda in modo intimidatorio Domenico. Tuttavia il giovane si avvicina e l’affronta: gli dice di amare sua figlia e di voler agire seriamente, ma il padre se ne va con atteggiamento di sfida.

Per strada, mentre si dirigono al lavoro, Silvana si scusa con Teresa per averla in qualche modo costretta a rivelare i suoi piani rispetto al negozio; a Pietro, che l’ha aspettata prima di entrare nel grande magazzino, Teresa dice che non ha ancora trovato il momento giusto per parlare di loro ai suoi ma a pranzo è certa di farcela. Lui però immagina da subito che la questione si rivelerà più difficile di quanto non sembri.

Anna ripensa alla proposta di matrimonio che parecchio tempo addietro le aveva fatto Quinto, ha conservato il filo d’erba piegato come anello di fidanzamento che lui le aveva regalato. Di lì a poco si presenta da lei la moglie dell’ingegner Massimo Riva, il padre del bambino che Anna aspetta. La donna mostra molta, troppa preoccupazione per il suo stato di salute:  Anna taglia corto e se ne va al Paradiso. Qui arriva anche Rose, dopo aver ricevuto in albergo il vestito accomodato da Teresa secondo la sua richiesta – e dopo aver esclamato che non le piaceva neanche un po’ – e va spedita nell’ufficio di Pietro: gli dice che l’indomani restituirà a Milano un’opera d’arte rubata dai nazisti durante la guerra e invita Pietro e Teresa. Pietro rifiuta,  Rose insiste dicendo che sarebbe un gesto molto opportuno per compensare la figuraccia che ha fatto fare al sindaco per la consegna della medaglia a Domenico; Pietro ribadisce di non essere d’accordo e le fa sapere che i genitori di Teresa sono a Milano. Poco dopo viene informato da Galli del fatto che l’Ispettore del Comune sta facendo dei controlli in magazzino.

Proprio mentre Rose sta ringraziando Teresa per l’abito, entrano al Paradiso i genitori di quest’ultima. Rose si presenta a loro e dice di essere la nuova socia del proprietario, ma anche di conoscere quest’ultimo da molto tempo. Intanto Domenico ha chiesto a Corrado la possibilità di poter fare le consegne a domicilio per aumentare il suo stipendio e vedendosene negare l’opportunità si rivolge a Galli e a Mori. Corrado non è  affatto contento di sentirsi scavalcato.

Andreina inizia a stringere affari con Eleonora Torriani, la nipote della contessa. Il dottor d’Arrivo, legale di fiducia dei Mandelli, dice ad Andreina che gli americani sembrano orientarsi su Roma per l’apertura di un nuovo grande magazzino, il Mall. A questo punto Andreina vuole fissare un appuntamento al più presto, poi va da Vittorio per chiedergli aiuto ma lui le risponde che non vuol schierarsi contro Pietro.

I genitori di Teresa salutano Mori: la mamma è particolarmente curiosa nei confronti di Rose, che vede come una signora molto elegante e di alto livello sociale. Pietro rivela di averla conosciuta in America e di avere divorziato da lei. Una volta usciti dal grande magazzino i genitori di Teresa, insieme a lei, incontrano e conoscono Vittorio: la mamma di Teresa sembra molto attirata da lui come possibile fidanzato per la figlia. Teresa riesce a trovare un momento per parlare da sola con Pietro e gli dice che a cena potrà finalmente fare il grande annuncio, ma inaspettatamente, quando rientra in casa, trova Vittorio insistentemente invitato da sua madre. A quel punto Teresa gli dice di dileguarsi al più presto perché Pietro arriverà di lì a poco. Ma la situazione si prospetta difficile: i tempi si allungano e, una volta che Vittorio è andato via, Teresa fa appena in tempo a dare la notizia del suo fidanzamento con Mori che Pietro, trovando aperta la porta di ingresso, entra. La mamma di Teresa fugge via in lacrime, il papà mette alla porta Pietro nonostante lui abbia immediatamente dichiarato la serietà delle sue intenzioni. Si fa strada un conflitto aperto.

Al Paradiso Elsa dice a Pietro la sua nuova idea pubblicitaria: mandare in giro le veneri come “bellezze in bicicletta” a fare consegne a domicilio per Milano; Letizia invece si accorge che Domenico è stato picchiato e intuisce che molto probabilmente la causa è il papà di Benedetta.

Davanti all’ingresso del grande magazzino alcuni operai esplorano la zona per l’inizio dei lavori della metropolitana: preoccupato Pietro ne parla a Rose e lei insiste più che mai perché lui vada in sua compagnia a cena dal sindaco. Questa volta Pietro accetta.

I genitori di Teresa si mostrano irremovibili e chiedono alla ragazza di tornare con loro in Sicilia. Lei dice: «Io non posso perderlo», loro rispondono: «allora vorrà dire che perderai noi», e se ne vanno lasciando la figlia in lacrime.

Vittorio propone una pubblicità per il Lievito Bertoletti: nel suo studio sono presenti il dottor Bertoletti, padre della moglie dell’ingegner Riva, l’ingegnere stesso e la donna. Vittorio capisce che molto probabilmente l’ingegner Riva e la moglie vogliono portare via ad Anna il figlio. Va da Teresa appena può per riferirglielo, e grazie a lui Teresa e Silvana avvertono al più presto Anna invitandola a trasferirsi da loro. Ma quando Pietro vede Vittorio parlare con Teresa si lascia prendere dalla gelosia, e in un attimo si accende il conflitto fra i due che vengono alle mani. Per reazione Vittorio va da Andreina ad accettare il lavoro contro Mori.

Mentre alcuni magazzinieri si dimostrano ostili con Domenico avendo compreso la sua richiesta di poter effettuare le consegne a domicilio, sembra scoprirsi una certa affinità fra Letizia e Quinto: i due si ritrovano infatti insieme per puro caso davanti alla Scala perché entrambi intenzionati ad acquistare i biglietti per l’Aida. Nonostante la buona notizia portata dal ragionier Galli, ossia il fatto che Rockefeller a quanto sembra vuole aprire il suo grande magazzino a Roma, la giornata già di per sé tempestosa termina con il litigio fra Teresa e Pietro, a causa della gelosia per Vittorio. Inoltre la mamma di Teresa, non ancora ripartita per la Sicilia, va da Pietro dicendogli che se ne sta andando via da Milano con la morte nel cuore ed esclamando, senza alcun tipo di soggezione: «Onestamente – tra me e voi – tutte queste belle parole non le avevate pensate già quando vi siete sposato con vostra moglie?».

La mamma di Andreina arriva da lei insieme al dottor d’Arrivo e le fa sapere che entro pochi giorni ci sarà un appuntamento a Roma con gli americani, ma la contessa Torriani non vuole sentire ragioni per vendere il suo palazzo. La mamma di Andreina è pronta a sfruttare la fama che gira attorno alla contessa in merito alla sua bizzarra gestione del patrimonio; è pronta quindi a suggerire addirittura alla nipote di far interdire la contessa pur di arrivare alla conclusione dell’affare. Andreina rimane perplessa.

Teresa raggiunge Pietro alla cerimonia organizzata dalla Anderson: lì Rose elogia Mori per aver contribuito coraggiosamente a salvare durante la guerra alcune preziose opere d’arte e racconta in pubblico alcuni episodi del passato che gli rendono onore. Lui la ringrazia e i due  mostrano forse più complicità del necessario. Tutto ciò ferisce Teresa nella cui testa continuano a risuonare le parole della madre: «Lo capisci che sei comunque la sua seconda scelta?».

 

EPISODIO 5  –  Una tenera canaglia

Un postino recapita un vaglia postale a Teresa: i suoi genitori le hanno mandato indietro tutti i suoi stipendi, scrupolosamente tenuti da parte per lei a sua insaputa, come segnale di distacco data la loro disapprovazione per il legame sentimentale con Pietro. Rose informa Pietro che Andreina è a Roma per incontrare Rockefeller e gli chiede di andare a Roma insieme a lei e a Frank per fermare la Mandelli prima che sia troppo tardi. Lui accetta e di lì a poco Frank avverte Rose di dover rimandare la sua partenza di un giorno perché Mike Bongiorno l’ha invitato a Lascia o raddoppia. Al Paradiso entra Ettore, l’uomo da cui Clara ha avuto una figlia, e si dirige subito da lei che però senza esitazione lo respinge e si allontana; poi Clara sente Teresa e Silvana parlare di Anna e viene così a sapere di tutta la sua storia. Quindi si reca a casa di lei e le fa sentire tutta la sua comprensione e vicinanza, rivelandosi molto più altruista e generosa di quanto la sua impassibilità non faccia trasparire sul posto di lavoro. Domenico e Quinto girano con il furgone per le consegne a domicilio e a un certo punto Domenico si ferma davanti alla scuola di Benedetta per vederla almeno per pochi istanti, quelli in cui dal portone la ragazza raggiunge l’auto di famiglia.

A Roma Andreina e Vittorio si concedono qualche momento di spensieratezza, ad esempio girando sulla Vespa per la città e giocando con la famosa Bocca della Verità in stile Vacanze romane. Arriva il momento fatidico della riunione di lavoro con il milionario americano e i due mostrano il loro filmato pubblicitario a Rockefeller, accompagnato naturalmente dai suoi legali. Le loro aspettative rimangono deluse perché Rockefeller non accetta e Andreina finisce per prendersela con Vittorio, ma il loro cattivo umore ha breve durata e a sera scompare, quando, discesi nel ristorante dell’albergo per cenare, scoppiano a ridere e fanno pace. Lei si scusa per averlo incolpato e dice di non essere all’altezza di suo padre; Vittorio non intende arrendersi. In un dialogo privato, in una cornice disimpegnata e all’aria aperta, Rockefeller rivelerà a quest’ultimo di avere in realtà  molto apprezzato il suo lavoro.

Al Paradiso entra un bambino di nome Salvatore e di mestiere lustrascarpe: Teresa con il consenso di Pietro lo lascia lavorare in un angolino del grande magazzino. Salvatore dice di non avere alcuna intenzione di andare a scuola dove dovrebbe frequentare la terza elementare. Poi con sorprendente sicurezza  suggerisce a Pietro di tenersi stretta la fidanzata perché «oltre che bella e buona gli fa anche bene: quando sta con lei è un uomo migliore».  A sera il bambino si nasconde nel magazzino ma Corrado lo trova: Salvatore protesta di non voler tornare in orfanotrofio, allora Teresa si rende disponibile a ospitarlo per una notte nella convinzione di riaccompagnarlo l’indomani all’istituto. Quinto raggiunge Letizia all’oratorio dove lei gli aveva chiesto di andare per riparare un giradischi e una volta arrivato il giovane approfitta per domandarle informazioni su Domenico. Viene così a sapere dell’esistenza di Benedetta.

Pietro accompagna Teresa con Salvatore a casa, e improvvisamente le dice che non ha più intenzione di partire per Roma: può lasciare che sia Rose a parlare da sola con gli americani. L’indomani Teresa confida alle amiche che grazie a quel bambino ha finalmente la certezza che Pietro sia l’uomo della sua vita. Quando Clara rientra a casa, dove vive con la madre, quest’ultima le domanda chi sia quell’Ettore che ha firmato il biglietto dei fiori poco prima recapitati a lei. Clara risponde di non conoscerlo ma la madre non ci crede e, in collera, interrompe la conversazione.  Successivamente Clara acconsente a un incontro richiesto da Ettore per un chiarimento definitivo fra loro: gli fa capire che ormai è troppo tardi; lui chiede invano il suo perdono dicendo di essere vedovo e libero di tornare con lei. Quando lui le dice di domandargli qualunque cosa, Clara gli rivela di aver avuto una figlia da lui di nome Matilde e gli domanda di cercarla e di tornare da lei solo quando l’avrà trovata.

Pietro parla con Salvatore e scopre che il bambino non è orfano ma semplicemente scappato da casa per evitare la scuola. A questo punto Pietro contatta la famiglia e fa in modo che il bambino torni a casa. Frank trova Rose in albergo e lei è molto brava nel dare all’apparenza l’impressione della realtà: finge di non sapere se Pietro sia partito o meno e di essere rimasta a Milano soprattutto per Frank, che sembra crederci forse soprattutto perché ci vuole credere. Vedendo entrare Rose nel suo ufficio Pietro le domanda come mai non sia a Roma spiegando che lui non è partito perché le sue priorità sono altre. Rose si sente messa ai margini e per la prima volta perde quell’autocontrollo che è il segreto di molti suoi successi: dimentica di aver parlato del suo nuovo desiderio di maternità a Teresa.

Quinto dice a Domenico che è pronto ad aiutarlo per incontrare Benedetta perché sa cosa significa soffrire per amore e così si mette a fare il palo per favorire i suoi rapidi incontri fuori da scuola con la ragazza. I due innamorati sognano il loro matrimonio e Domenico chiede a Corrado di poter fare le consegne da solo per bisogno di denaro; questa volta Corrado acconsente. Clara racconta a Pietro e a Galli la storia di Anna e all’uscita trova Ettore ad aspettarla per dirle che quanto lei ha chiesto è un reato. A sera Rose torna in ufficio da Pietro e gli dice che sta partendo con Frank per Roma per le riprese del suo nuovo film. Gli lascia un regalo di compleanno che gli ricorda il suo arrivo in America e gli dice che ha il rimpianto di non aver mai voluto un figlio da lui. Poi sopraggiunge Teresa e Pietro le dà la buona notizia per Anna, che potrà lavorare al Paradiso. Vittorio è entusiasta all’idea di poter inaugurare in Italia la moda americana degli spot in TV e si rilassa girando per le strade di Roma in compagnia di Andreina che gioca a esercitare il suo fascino seduttivo e smentisce le sue parole «Siamo o non siamo amici?» baciandolo all’improvviso. Lui con sincerità risponde che non ha ancora dimenticato Teresa e lei sorridente scherza senza nessun segno di rammarico.

Teresa scrive una lettera ai genitori informandoli che userà il denaro ricevuto per affittare il negozio dello zio e dicendosi convinta che un giorno lei e Pietro potranno mostrare il loro sentimento alla luce del sole, e loro dovranno ricredersi. Il dottor Poggi, avvocato di Rockefeller, firma un accordo davanti ad Andreina e al dottor d’Arrivo; la nipote della contessa Torriani, Eleonora, non manca, andandosene, di criticare la stravagante condotta di sua zia.

EPISODIO 6  –  La settimana di S. Remigio

In occasione della settimana di S. Remigio il Paradiso delle signore regalerà alle sue clienti, per ogni capo acquistato, un omaggio per la scuola. Fra i magazzinieri e le commesse si rinsaldano sempre più rapporti di amicizia e complicità: Corrado, per esempio, molto diffidente nei confronti di Anna, esorta Quinto a non concederle troppa fiducia e a non lasciarsi ingannare.

Parlando al telefono con Rockefeller, Rose viene a sapere che il milionario americano aprirà il suo grande magazzino a Milano avendo trovato un edificio adatto e disponibile attraverso una prestigiosa banca milanese, la banca di Carlo Mandelli. L’edificio sarà proprio accanto al Paradiso di Mori, ragion per cui Rose vorrebbe telefonare immediatamente a Pietro per metterlo al corrente, ma Frank glielo impedisce adducendo come motivazione il loro ritardo in vista dell’imminente partenza.

Andreina domanda a Vittorio di essere presente insieme a lei al momento della firma del contratto con Rockefeller e lui accetta. Ma quando, concluso l’accordo, accompagna Eleonora Torriani fuori dal palazzo, scopre del piano ordito ai danni dell’anziana contessa; disapprovando completamente tale modo di agire, che considera un vero e proprio raggiro, Vittorio finisce per litigare con Andreina accusandola di essere rimasta la solita ragazzina viziata di un tempo.

Anna è contentissima di poter iniziare a lavorare come segretaria del ragionier Galli, e per mostrare tutta la sua gratitudine cerca immediatamente di dare il meglio di sé e di metterci tutto l’impegno possibile.

Pietro confida a Galli, che per lui è sempre stato molto più che un fidato collaboratore, di aver chiesto a Teresa di sposarlo e gli domanda quella discrezione che è già certo di poter trovare in lui. Quindi Pietro va da Teresa: vuole trascorrere la giornata insieme a lei trattandosi del suo compleanno. Lei, piena di entusiasmo nei confronti del negozio da allestire e organizzare, gli propone di passare lì l’intera giornata e lui accetta, collaborando con un’umiltà che non ci aspetteremmo da parte del direttore di un grande magazzino.

Al Paradiso mentre Domenico è distratto, Corrado gli gioca un brutto tiro, scambiando i biglietti sui pacchi da consegnare. Il risultato naturalmente consisterà in un bel rimprovero per Domenico da parte della Mantovani che permetterà così a Corrado di dispensarlo temporaneamente dall’incarico e di affidarlo all’amico Quinto. Silvana percepisce che l’interesse di Roberto nei suoi confronti sta gradualmente diminuendo e intanto non smette di inseguire il suo sogno della recitazione in teatro. Sostenuto un ennesimo provino, viene fermata alla conclusione di questo da un altro giovane aspirante attore, Leonardo Martelli, che le ricorda di averla già incontrata in una simile occasione e la invita a bere qualcosa, ma lei non accetta e va via insieme a Roberto arrivato a prenderla.

Nella hall dell’albergo romano dove alloggiano, Rose dà a Frank la notizia della sua imminente partenza in treno per Milano, e lui si dimostra molto contrariato dal momento che in questo modo lei non sarà presente all’incontro con il produttore da lui contattato.

Mentre camminano per strada Anna confida a Clara di essere molto grata a Mori per l’impiego ma al tempo stesso di sentirsi un po’ a disagio, inutile come segretaria; la Mantovani la esorta a perseverare e una volta rimasta sola viene raggiunta in bicicletta da Corrado che non le nasconde le sue perplessità in merito a quella così rapida promozione di Anna da commessa a segretaria. Clara indispettita non manca di fargli notare che da lui non si sarebbe aspettata un’osservazione del genere.

Vittorio riceve una telefonata di lavoro da Salimbeni, il dirigente Rai, e viene a sapere che è stata Andreina a dargli il suo recapito. Recatosi a sera al negozio di Teresa, Vittorio la intravede dalla saracinesca abbassata a metà in compagnia di Pietro, con cui ha lavorato per tutto il giorno. Li vede ballare insieme felici e dice loro di volerli mettere al corrente delle ultime vicende riguardanti la contessa Torriani. Ecco che l’indomani ritroviamo Teresa intenta a riferire ad Anna la notizia dell’acquisto del palazzo di fianco al Paradiso da parte di Andreina, grande spauracchio per tutte le veneri; contemporaneamente Vittorio si presenta da Andreina accusandola di essere degna figlia di suo padre e di avere tentato di comprarlo attraverso Salimbeni. Deciso pertanto ad abbandonare il lavoro alla Rockefeller Company, sottolinea che ritiene decisamente sbagliato il suo comportamento e la sua decisione di arrivare a offendere l’anziana contessa, solo per colpire Pietro.

Quest’ultimo è soddisfatto della recita di Pinocchio realizzata al grande magazzino, che attira molte clienti in compagnia dei loro bambini: uno di questi è il fratellino di Benedetta, che viene incuriosito dal personaggio dell’asinello interpretato – suo malgrado – da Domenico: una volta che anche Benedetta e sua madre raggiungono il giovane, quest’ultimo rimane profondamente umiliato dalla sconveniente situazione. Intanto Leonardo, l’aspirante attore, raggiunge Silvana nelle insolite vesti di Fata Turchina e le lascia il suo recapito per un prossimo provino.

Ben presto fa il suo ingresso anche Rose, che sbrigativamente va dritta nell’ufficio di Pietro, mettendolo davanti alla notizia dell’affare chiuso da Rockefeller con la banca Mandelli e rimproverandolo per essersi lasciato sfuggire un’occasione così preziosa. Ma sicura di sé dichiara: «Se non possiamo ingrandirci, ci moltiplicheremo», attraverso un franchising all’americana, nelle città di Milano, Roma, Torino, Venezia… per contrastare la concorrenza del temibile Mall di Rockefeller.

Teresa, tenace come sempre, aveva proposto a Pietro di andare insieme a lei a parlare con Andreina, nell’intento di farla tornare sui suoi passi. Dopo il dialogo con Rose però, Mori cambia idea e informa Teresa della sua intenzione di recarsi insieme all’americana da un esperto di diritto commerciale, dato che è una pura illusione pensare di poter fermare una situazione del genere solo con le parole. Teresa non intende rinunciare e va da sola a parlare con Andreina, senza paura di accusarla di agire per deliberata vendetta nei confronti di Mori. Mentre Andreina si difende affermando che la contessa Torriani era libera di scegliere se vendere o meno e ha deciso di non farlo, Teresa le domanda se, nel caso in cui la contessa si decidesse spontaneamente a vendere il suo palazzo, sarebbe possibile far ritirare la domanda di interdizione.  Andreina risponde che in tale eventualità il Mall potrebbe aprire anche molto prima, e le dà la sua parola che la richiesta di interdizione sparirebbe. Una stretta di mano sigla il patto fra le due giovani. Quindi Teresa raggiunge Pietro nel bel mezzo di una riunione con Rose, Galli e i pubblicitari, informandolo dell’accordo con Andreina: lui dice di dover mettere al primo posto le sorti del paradiso, e al secondo la contessa Torriani. Teresa risponde di dover seguire la propria coscienza, certa che lui l’avrebbe capita. Cosa che effettivamente Pietro stesso dichiara di lì a poco parlando a quattr’occhi con Rose.

Per strada Teresa incontra Vittorio, cui confida la difficile situazione del Paradiso; lui la invita ad accettare un passaggio sulla sua auto e Pietro la vede salire a bordo.

 

EPISODIO 7  –  Regine per un giorno

L’atteggiamento di Pietro nei confronti di Teresa lascia trasparire la sua gelosia, anche se lui prova a giustificarlo con i problemi di lavoro per la temuta concorrenza di Rockefeller. Anna viene a sapere da Quinto che Letizia è riuscita a convincere quest’ultimo a ricominciare a studiare per il diploma; Domenico chiede a Letizia di poter andare al suo posto a raggiungere Benedetta, la ragazza di cui è innamorato, all’uscita da scuola, per poterle spiegare che, dal momento che gli hanno tolto l’incarico delle consegne a domicilio, non avrà più la possibilità di andare a salutarla. Nonostante la severità e il rigore richiesti dalla signorina Mantovani sul posto di lavoro, i rapporti fra le commesse diventano sempre più profondi e amichevoli, grazie anche ai loro numerosi incontri al di fuori del Paradiso. Quando le ragazze scoprono che una di loro, Maria, anche lei proveniente dal sud come Teresa, lavora a ritmi quasi insostenibili per poter inviare denaro alla famiglia in condizioni di grande povertà, subito si dimostrano solidali e organizzano una festa a sorpresa per il suo compleanno. Questa idea finisce poi per trasformarsi in un’iniziativa simpatica per l’intero grande magazzino, che sceglie di offrire a tutte le sue clienti un servizio di maquillage e caffè gratis e che si rivela un ottimo successo in termini di pubblicità.

Mentre Rose continua a stare alle costole di Pietro, Andreina rilancia a Vittorio una proposta di collaborazione professionale, dichiarando di aver bisogno del suo aiuto tanto quanto lui ha bisogno di nuovi clienti. Sulle prime lui ribatte di avere già nuove possibilità, ma poi cede alle lusinghe di un cliente importante come la Lancia e accetta la proposta di fare nuovamente squadra.

Il ragionier Galli dice a Corrado che ha saputo che lui trascorre le notti al grande magazzino e lo avverte che ha pochi giorni a disposizione per trovare un’altra soluzione; dopo essersi accertato, parlandone direttamente con Clara, che non sia stata quest’ultima a rivelare al ragioniere il suo “segreto”, Corrado chiede ospitalità a Quinto che accetta di buon grado. Accogliendo il suggerimento da amico del ragionier Galli, che vedendo Pietro fermarsi sempre fino a tardi in ufficio comprende che qualcosa non va con Teresa ed elegantemente si permette di dirgli che tante volte l’orgoglio è nemico dell’amore, Pietro va da lei: una volta chiarita la ragione della collera, i due fanno pace.

Andreina si ritrova a pensare che sua madre non aveva tutti i torti quando le aveva comunicato a chiare lettere di disapprovare la scelta di Vittorio Conti come collaboratore per il lavoro della Lancia, dal momento che era fermamente convinta della complicità fra lui e Mori; la giovane, delusa dal comportamento di Vittorio che sembra effettivamente mettere al primo posto l’amicizia con Pietro e non la gratitudine verso di lei, dice con grande franchezza a Conti che non gli permetterà di portare la Lancia al Paradiso. Al contrario Vittorio propone a Pietro di far conoscere il suo grande magazzino a tutta l’Italia, sfruttando la campagna pubblicitaria utilizzata dalla Lancia in favore del nuovo modello di auto messo sul mercato.

Rose informa Pietro di aver parlato con Mike Bongiorno del capo magazziniere Corrado intenzionato a partecipare a Lascia o raddoppia, approfittando per suggerirgli di tornare a giocare a dadi come ai vecchi tempi. In modo risoluto, Pietro dichiara che il passato è passato, quindi raggiunge Teresa e la bacia sotto gli occhi stupiti di tutte le commesse, e anche di Rose e Vittorio. Quindi Pietro richiama l’attenzione generale e dice che senza Teresa il paradiso delle signore non sarebbe lo stesso, così come non lo sarebbe neanche la sua vita, motivo per cui le ha chiesto di sposarlo.

EPISODIO 8  –  Lascia o raddoppia

Un’inaspettata quanto gradita sorpresa stupisce Corrado, il capo magazziniere: la Rai lo seleziona come sostituto di un concorrente di Lascia o raddoppia, cosa che gli procura anche le congratulazioni di Mori, felice di questa inattesa pubblicità per il Paradiso. Corrado viene così affidato alle cure del ragionier Galli e della signorina Mantovani, perché possa dare di sé l’immagine migliore, sia dal punto di vista della preparazione che da quello del comportamento: inizia una serrata fase di ripasso in materia di ciclismo grazie al contributo di Galli mentre Clara si preoccupa di correggere il più possibile la dizione e il portamento.

Incontrando per caso la contessa Torriani intenta a discorrere con Teresa al paradiso, Vittorio viene a sapere che la contessa è stata la prima donna a prendere la patente a Milano. Incuriosito dalla notizia, pensa che lei sarebbe proprio la persona ideale cui far fare un primo giro di esibizione sulla nuova Lancia Appia per signore, pubblicità legata appunto al tema dell’emancipazione femminile attraverso l’automobile. Ma la contessa rifiuta, sostenendo che da troppi anni ormai non si mette più alla guida.

Roberto, il consulente pubblicitario del Paradiso, informa Vittorio che in base a una sua ricerca la prima donna patentata a Milano è stata una certa Laura Rocchi, infermiera sulle ambulanze durante la guerra: Vittorio si stupisce dal momento che ritiene la contessa Torriani una signora eccentrica ma sincera.

La madre di Andreina  mette la giovane di fronte al fatto compiuto di aver invitato a casa il suo ex fidanzato Alberto Guerra per aiutarla a non fare “mosse boomerang” come coinvolgere Vittorio Conti in occasione della campagna pubblicitaria della Lancia. Andreina non è d’accordo ma non ha nemmeno il tempo di replicare perché qualche istante dopo arriva Alberto, al quale la ragazza non può che riservare una fredda accoglienza.

Ritornato al Paradiso dopo aver recuperato a casa sua la tesi di laurea, Roberto spiega a Vittorio che la contessa non ha affatto mentito: Laura Rocchi era il suo nome prima che si sposasse con il conte Torriani. La donna di umili origini entrata a far parte dell’alta società rappresenterebbe quindi una perfetta storia di emancipazione femminile per via dei suoi meriti personali, del suo impegno in prima linea nel Pronto Soccorso. La cosa fa subito pensare tanto a Pietro quanto a Teresa che la contessa potrebbe riscattare completamente la sua immagine agli occhi di tutti, soprattutto salvaguardandola da coloro che non si farebbero scrupoli a farla interdire pur di non trovare ostacoli sulla propria strada. Pietro e Vittorio dicono a Teresa di tentare in ogni modo di convincerla a fare da madrina alla presentazione della nuova auto, riponendo nella tenacia della giovane grandissime aspettative.

Frank arriva di sorpresa da Rose, si è preso una pausa dalle riprese del film ed è tornato a Milano per fare pace con lei. A cena le fa incontrare Rockefeller: il milionario americano, mostrando la sua tempra di spregiudicato uomo d’affari, le dice senza mezzi termini che il Paradiso è destinato a morire mentre Rose a stare sempre dal lato dei vincenti. Per questa ragione vuole affidare proprio a lei il suo nuovo Mall. Successivamente, in privato, Rose litiga con Frank, dal momento che lui è geloso e convinto che fra lei e Pietro non ci sia soltanto un legame di lavoro dato dalla collaborazione al Paradiso. Intanto al grande magazzino si rinsaldano alcuni rapporti di amicizia, affetto e a volte anche qualcosa di più: Quinto dà a Letizia dei biglietti per la prima dell’opera, l’Aida alla Scala, e la ragazza ne rimane sorpresa e contenta; Clara Mantovani è sempre più affascinata da Corrado e si rivela molto premurosa nei suoi confronti, per esempio prestandogli per andare in trasmissione l’abito del papà ormai scomparso. A casa la mamma di Clara continua a darle del filo da torcere creando difficoltà con le ragazze in subaffitto che una dopo l’altra finiscono per preferire altre sistemazioni, mentre la figlia fa di tutto per cercare di risolvere i problemi economici di famiglia.

Come sempre quando è convinta di una buona causa, Teresa ce la mette tutta per persuadere la contessa e vincere le resistenze di quest’ultima: a casa dell’anziana signora non le dà un momento di tregua finché la contessa acconsente a fare un giro di prova sulla vecchia macchina di famiglia cui lei e il marito erano molto affezionati, chiamata Berta. Un po’ titubante ma anche felice di mettersi alla prova la contessa si mette alla guida con Teresa di fianco e il primo giro funziona benissimo.

A sera, quando Teresa rientra a casa, trova Silvana intenta a fare le prove dello spettacolo con Leo e immediatamente si accorge che fra i due c’è del tenero; sopraggiunge poi Anna preoccupata per il costo del corso di dattilografia che sta frequentando ma ferma nel suo intento di studiare. L’indomani Teresa scopre la vera ragione che aveva trattenuto la contessa dall’abbracciare la proposta di Vittorio: mentre la signora prova vari abiti infatti, intravede sul suo braccio un numero, inconfondibile prova del fatto che la donna aveva trascorso un periodo in un campo di concentramento. La Torriani le racconta allora che nel 1943 qualcuno fece la spia e lei fu arrestata e portata ad Auschwitz: lì conobbe la moglie del colonnello delle SS che voleva imparare a guidare e lei fortunatamente era una delle poche a saperlo fare. Così glielo insegnò, poi una volta uscita da quell’incubo si promise di non mettersi mai più alla guida.

Quando arriva il grande giorno fuori dal Paradiso c’è una notevole quantità di persone, Teresa si complimenta con Vittorio per tutta la gente che è riuscito a richiamare e con orgoglio gli dice: «Sei il numero 1!», cui Vittorio replica: «Veramente per qualcuno sarò sempre il numero 2», lasciando trasparire la sua amarezza per non essere riuscito a conquistare il cuore di Teresa.

In mezzo alla folla c’è anche Andreina che ascolta la presentazione fatta da Vittorio alla contessa e osserva la sua esibizione in auto; Teresa non perde occasione per raggiungere la giovane Mandelli e raccontarle in privato più dettagliatamente il passato della Torriani. Una volta rientrata a casa Andreina dice a sua madre che avrebbe dovuto rivelarle le drammatiche vicende legate alla contessa, ma la madre si limita a ribattere che il loro compito è quello di tentare di difendere la memoria del padre morto per colpa di Mori. Devono avere come unico obiettivo quello di contrastare quest’ultimo e non farsi fermare da nessun’ostacolo. Saputo che la donna ha invitato nuovamente Alberto a cena, Andreina questa volta rifiuta di essere presente  adducendo la visibile scusa di un forte malditesta. Invece al Paradiso tutti, commesse e magazzinieri, sono pieni di emozione ed entusiasmo per la partecipazione di Corrado alla puntata del famoso programma televisivo. Lo guardano uscire dal magazzino con indosso l’elegante abito prestatogli da Clara e Pietro insieme a Teresa l’accompagna in macchina alla sede della Rai. Il personale del paradiso segue tutto insieme la trasmissione, facendo il tifo per l’amico e collega, mentre la Mantovani guarda la TV a casa insieme a sua mamma. Nonostante la visibile emozione Corrado riesce a dare tutte le risposte giuste e la stessa madre di Clara rimane piuttosto affascinata e stupita dal giovane di cui Clara le racconta la difficile storia e il fatto che abbia bisogno di un alloggio, sperando nella benevolenza della donna, cui non sfuggono né l’abito del marito indossato da Corrado né la forte partecipazione emotiva con cui sua figlia segue la puntata.

L’unico a non guardare Lascia o raddoppia è Vittorio, che ha preferito rimanere solo nel suo ufficio: lo raggiunge inaspettatamente Rose, che gli domanda come mai abbia smesso di lavorare per Mori proprio nel momento in cui quest’ultimo si è trovato in difficoltà. Vittorio, insensibile al fascino della donna, non le rilascia informazioni in proposito dichiarando che si tratta di una questione decisamente privata. Lei gli propone di prendere il Paradiso come cliente della sua agenzia e di promuoverlo.

 

EPISODIO 9  –  Anche gli uomini vanno in paradiso

Ritornato vincitore al Paradiso, Corrado viene festeggiato da tutti: le commesse gli fanno gli occhi dolci e varie persone gli chiedono l’autografo, inoltre Pietro lo ringrazia per la bella figura fatta fare al grande magazzino. Proprio guardando Corrado in televisione Mori ha avuto una nuova idea, aprire un reparto di abbigliamento maschile.

Sulla tomba del padre Andreina dice che sta imparando a vedere il mondo in modo diverso grazie all’aiuto di alcune persone, fra cui intuiamo naturalmente il riferimento a Vittorio. Poi la ragazza si reca dall’amico e gli confida il suo tormento per il rischio dell’interdizione della contessa Torriani. Desidera che lui le faccia compagnia nel momento fatidico dell’appuntamento con i legali di Rockefeller, e Vittorio acconsente.  Pietro presenta a Teresa il suo sarto di fiducia, un certo Vitiello; discutendo con quest’ultimo Mori gli fa presente che il mercato sta cambiando e il futuro è nella grande distribuzione, ma Vitiello ribatte che la sartoria è un’arte e rimane fermo sulle sue posizioni più tradizionaliste. A differenza di quanto Pietro aveva immaginato quindi, la collaborazione non avrà inizio. Dopo altri tentativi Pietro è costretto a constatare una grande difficoltà nel poter trovare sarti maschili disponibili a lavorare per il grande magazzino. Allora Teresa, che ha già ricevuto l’apprezzamento di Elsa per i suoi disegni di moda, si offre di essere lei a creare abiti per la linea maschile.

Mentre la sorte arride a Corrado, altri personaggi del Paradiso vivono invece alcuni problemi: Quinto riceve una lettera dal Comune che l’avverte dell’imminente demolizione della sua casa e ne mette al corrente Letizia che gli propone un alloggio all’oratorio; il problema di Quinto diventa naturalmente anche il problema di Corrado, che rischia di ritrovarsi nuovamente in mezzo a una strada. Benedetta passa a trovare Domenico e gli dice che la sua famiglia vuole farle conoscere un certo Paolo, futuro ragioniere; Domenico, che non si dà pace all’idea di perderla, saputo che al Paradiso Mori ha intenzione di far lavorare un commesso maschio, chiede a Clara di essere preso in prova. Ottenuto il suo consenso Domenico chiede a Letizia di aiutarlo e lei gli porterà volentieri del materiale di studio.

Rose dice a Frank di non avere alcuna intenzione di stringere affari con Rockefeller, lui prende la cosa sul personale e le risponde che la sua decisione coincide con l’aver scelto Pietro al suo posto; si prende la soddisfazione di insinuarle il dubbio sulla difficoltà di riuscire a riconquistare quest’ultimo, poi le dà l’addio.

Nel momento dell’incontro con gli avvocati per procedere con le firme, Vittorio è presente al fianco di Andreina e propone una strategia alternativa di comune accordo con la ragazza; Andreina stessa dichiara che se il Mall non verrà spostato in un altro palazzo la Banca Mandelli è pronta a ritirarsi dall’affare.

Gli avvocati di Rockefeller non accettano queste condizioni e la madre di Andreina va su tutte le furie. La sera, quando la giovane rientra a casa, la cameriera le comunica che la madre è a letto con una terribile emicrania e non vuole essere disturbata. L’indomani il loro conflitto uscirà allo scoperto: la madre di Andreina le farà sapere di averle tolto l’incarico di direzione della banca e in risposta Andreina deciderà di non fare ritorno a casa.

Al paradiso Elsa e Roberto inventano uno slogan per la nuova linea maschile, Anche gli uomini vanno in Paradiso, che Pietro approva. Come Clara è gelosa di Ines che da quando ha visto Corrado a Lascia o raddoppia gli sta continuamente addosso, così Roberto si rende conto di non essere più l’assoluta ed esclusiva priorità di Silvana, sempre più occupata dalle prove per lo spettacolo a teatro.

Pietro fa volentieri l’indossatore per Teresa; mentre lei gli fa provare una serie di abiti, ricordano insieme il loro primo incontro e i vestiti che indossavano, finendo per scambiarsi un bacio appassionato che non sfugge agli occhi di Rose. Successivamente l’americana parla con Pietro della nuova linea di abbigliamento mettendolo al corrente del fatto che in America quel tipo di confezionato esiste da almeno due anni. Quindi chiede a Pietro di seguirla da Vittorio, il migliore pubblicitario che non possono permettersi di perdere e di veder lavorare per la concorrenza. Pietro accetta e una volta recatisi da Vittorio i due gli manifestano tutto il loro apprezzamento per la collaborazione con la Lancia. Pietro propone a Vittorio un contratto in esclusiva col Paradiso, totale libertà creativa e anche un aumento nella retribuzione. Vittorio ribatte di non aver bisogno del Paradiso e di non voler tornare sotto padrone. Una volta usciti dal suo studio, Rose dice a Pietro che ha paura di perdere Vittorio se andrà a lavorare in America. Poi di nascosto da Pietro, Rose tenta di trovare delle soluzioni che lui non approverebbe ma che lei è disposta ad utilizzare per togliere a Vittorio il lavoro della Lancia ed evitare la sua partenza. Quando la sera Pietro va da Teresa, vede alcuni abiti da lei già cuciti a ritmo di record per la nuova linea ma l’informa di avere contattato una ditta che vende abiti già confezionati;  la delusione di Teresa è evidente.

Qualche giorno dopo però è Pietro a doversi ricredere, come lui stesso afferma davanti a Teresa e a Rose, convocate nel suo ufficio: dice loro infatti che il Paradiso partirà al più presto con la produzione sfruttando proprio i cartamodelli di Teresa, perché la ditta che aveva provato a contattare si è rivelata di bassa qualità. Teresa e Pietro andranno insieme nella fabbrica di Biella, accompagnati in auto dal ragioniere, per assistere all’inizio della produzione.

Anna telefona con un pretesto a sua madre, già pronta a ricevere una fredda risposta, ma tuttavia speranzosa di poter in qualche modo ricucire i rapporti; la madre invece si rivela ben più dura del previsto dicendole di non chiamare più a casa poiché lei e il marito l’hanno rinnegata. Il ragionier Galli affettuosamente legato alla ragazza, che considera come una figlia, con garbo e delicatezza la consola e l’invita sia a riposarsi sia a fare per lui, se ne avrà il tempo, quei biscotti per cui stava chiedendo la ricetta al telefono. Mentre Vittorio viene sapere che la Lancia non ha più bisogno di lui in America, Teresa mostra il suo disappunto a Pietro per non averle detto di aver parlato con Vittorio di comune accordo con Rose. Impegnandosi con il massimo delle energie, Teresa vince la sua sfida contro il tempo nella realizzazione dei cartamodelli. Arriva però Vittorio al Paradiso e accusa Pietro di essere stato lui a convincere la Lancia a tagliarlo fuori dalla campagna americana, rivelandosi un ingrato dal momento che Andreina si era ritirata dall’affare che avrebbe potuto rovinare il Paradiso anche grazie al suo intervento. Una volta uscito dal grande magazzino di Mori, Vittorio trova Andreina a pezzi seduta per strada con le valigie: nessuno fra i suoi amici ha voluto ospitarla per non mettersi contro sua madre. Allora Vittorio decide di darle ospitalità a casa sua. Silvana e Quinto mettono alla prova la pazienza di Domenico come commesso, ma Clara li vede e per non incrementare false illusioni li avverte che quanto stanno facendo è inutile, dal momento che sceglierà solo un commesso che abbia già esperienza. A fine giornata Clara offre ospitalità per una notte a Corrado, ma si accorge di essere arrivata seconda, mentre lui, benché un po’ confuso, si lascia trascinare via da Ines.

Letizia e Quinto dicono a Domenico di non demordere, di continuare a studiare, convinti che semmai potrà trovare un altro negozio dove poter lavorare come commesso; poi, una volta soli, Quinto bacia Letizia e proprio in quel momento passa Anna e li vede. Una simile coincidenza accade a casa di Anna dove Leo bacia Silvana e in quell’istante suona alla porta Roberto: Silvana non può fare a meno di presentarli l’uno all’altro. Pietro ripensa al dialogo avvenuto con Vittorio e all’ultimo cambia idea, decidendo di lasciare andare Teresa da sola con il ragionier Galli a Biella, perché per lui questo potrebbe essere il momento propizio per agire con gli americani. Teresa parte quindi in treno insieme al ragioniere. Pietro raggiunge Rose in albergo e le dice che devono al più presto contattare Rockefeller: gli offriranno loro il palazzo della contessa Torriani e proporranno di realizzare una catena di negozi con i finanziamenti degli americani, ma continuando naturalmente a utilizzare il nome del Paradiso. Rose è raggiante.

EPISODIO 10  –  Nuovi sodalizi

Elsa e Roberto dicono a Pietro che il campione di Lascia o raddoppia non potrà essere al Paradiso come ospite d’onore per l’inaugurazione ma Pietro risponde che possono sempre contare sulla presenza di Corrado. Quinto si confida con quest’ultimo in merito ai suoi sentimenti nei confronti di Letizia e la ragazza sceglie di saltare un giorno di lavoro per andare a chiedere consiglio al prete del suo oratorio. Il prete la incoraggia a proseguire la sua storia con Quinto ma le suggerisce anche di essere sincera da subito nei suoi confronti. Letizia ascolta questo consiglio e racconta così a Quinto di aver desiderato fin da bambina di diventare suora ma al tempo stesso gli fa capire che dopo averlo conosciuto qualcosa in lei è cambiato e ora si trova a fare i conti con questa nuova esperienza.  Anna non mancherà di dirle di averla vista insieme a Quinto all’oratorio, pregandola di non illuderlo inutilmente se le sue intenzioni non sono più che fondate. Intanto al Paradiso Roberto tradisce una certa emozione nei confronti di Gabriele, il nuovo commesso del reparto maschile.

Clara sente da alcuni racconti delle commesse che Corrado pur accettando l’ospitalità di Ines non le dà molta corda: la cosa la incoraggia e la giovane invita Corrado a cena a casa, con l’intento di dare a lui la camera precedentemente occupata da una serie di inquiline tutte puntualmente messe in fuga dalla madre. Quando però Clara parla con quest’ultima dell’ipotesi di affittare a Corrado la stanza, lei elegantemente rifiuta, adducendo come motivazione sia l’opinione della gente sia il fatto che quella stanza non sarebbe abbastanza confortevole per il ragazzo.

Teresa rimane delusa da una telefonata di Pietro che le comunica di non poterla più raggiungere a Biella ma in cambio le promette una sorpresa. Pietro è infatti impegnato insieme a Rose nel  prendere accordi con la contessa Torriani, cui abilmente la Anderson promette che se venderà a loro il suo palazzo saranno pronti a metterlo a disposizione del Comune per i cittadini bisognosi; la contessa è favorevole e Rose contenta del successo propone a Pietro una gita al lago, che lui accetta.

Vittorio arriva da Teresa a Biella e lei, convinta che c’entrasse in qualche modo la sorpresa di Pietro,  apprende invece che si tratta semplicemente dell’iniziativa del ragazzo. Nel tragitto di ritorno da Biella a Milano Vittorio le racconta gli ultimi avvenimenti e i suoi sospetti sulla responsabilità di Pietro in merito alla fine della collaborazione con la Lancia; anche Teresa si sfoga con lui esprimendo la sua scontentezza per la scelta di Pietro di rimanere a Milano con Rose anziché raggiungerla e mantenere la promessa di trascorrere quei giorni insieme a lei. Poi all’improvviso si accorgono di avere bucato e l’incidente diventa un’occasione per ricordare insieme il passato. Una volta a Milano, Teresa è convinta di trovare Pietro al Paradiso mentre viene a sapere da Clara che è uscito la mattina e non ha ancora fatto ritorno.

Conclusa la giornata di lavoro, Leo chiede a Silvana se vuole decidersi a fare insieme lui il nuovo provino per il teatro, ma davanti all’incertezza di lei spazientito se ne va, determinato a farlo comunque da solo. Al rientro a casa Vittorio trova Andreina che per sdebitarsi con lui dell’ospitalità ce la mette tutta ma, quanto alla sua capacità di cucinare, l’intenzione supera di gran lunga i risultati e Vittorio finisce per invitarla a cena fuori.

Al lago Rose e Pietro alloggiano all’albergo presso cui si trova la stessa contessa Torriani e alla reception, per scusare il comportamento un po’ superbo di Rose, Pietro si lascia sfuggire le parole “mia moglie”. La bionda americana non perde occasione di intessere con lui un sottile gioco di seduzione, mentre Teresa a casa da sola si domanda che fine abbia fatto Pietro. QQuest’ultimo però si congeda da Rose subito dopo averla accompagnata in camera, dicendole di avere tantissima voglia di tornare da Teresa a raccontarle tutto e deludendo le speranze di lei. Appena arrivato da Teresa, Pietro la saluta in modo molto appassionato.

Il Paradiso inaugura il reparto di abbigliamento maschile e arriva per l’occasione anche la contessa che approfitta per consigliare a Teresa, se ci tiene davvero a Mori, di tenerselo stretto. A colazione Vittorio è pieno di entusiasmo e di spirito d’iniziativa, vuole contattare la Rai nuovamente; intanto Andreina guarda degli annunci di lavoro. Rose riceve una telefonata dal padre, un importante senatore americano, che la rivuole a Parigi. Gabriele, il nuovo commesso da cui Roberto è apparso piuttosto attratto, racconta a quest’ultimo di essere stato in passato allontanato dal luogo di lavoro per pederastia, quindi gli dice che pensa che lui possa comprenderlo più di chiunque altro, ma a quel punto Roberto nega risolutamente. Quando Gabriele lo invita a cena con degli amici, lui declina mostrando la sua fidanzata Silvana e incoraggiandola per l’imminente provino a teatro. Ines è ancora una volta pronta ad accompagnare Corrado a casa sua, ma lui sceglie Clara. Teresa si apre con Pietro dicendogli che sarebbe davvero felice di un riavvicinamento fra lui e Vittorio, soprattutto perché è stato quest’ultimo a far conoscere loro la contessa.

Quando Andreina rientra in casa trova Vittorio di stato d’animo completamente differente rispetto al mattino, giù di morale perché in Rai ha scoperto che stanno già realizzando alcuni suoi filmati pubblicitari. Lei gli ricorda con franchezza che è stato lui a lasciarsi sfuggire il momento propizio per orgoglio. Arriva Teresa che dice a Vittorio che in negozio c’è un’emergenza, ma vede Andreina e si scusa per l’intrusione. Accompagnata da Roberto, Silvana fa il suo provino e insieme a Leo viene presa per la parte; entrambi sono felicissimi e nel dietro le quinte lui all’improvviso la bacia. Lei dapprima è perplessa, poi si mostra felice.

Corrado vince ben duecentoquarantamila lire  alla puntata di Lascia o raddoppia e Pietro si reca in negozio da Teresa a dare la bella notizia. Lei si sta facendo aiutare da Vittorio ma ha architettato di nascosto questo incontro fra lui e Pietro: astutamente li chiude dentro a chiave con tanto di saracinesca abbassata e li abbandona lì per l’intera nottata. La mattina all’arrivo di Teresa i due le fanno uno scherzo: le fanno trovare il negozio sottosopra e fingono di essersele date di santa ragione. Invece, costretti dalla situazione, nottetempo hanno messo da parte la rivalità e la gelosia per Teresa e ritrovato lo spirito giocoso e l’affiatamento dei vecchi tempi. Anche Rose si accorge della bella novità, non appena arriva in ufficio e vi trova Vittorio, questa volta tornato per restare in squadra. Rose li informa del fatto che Rockefeller è interessato alla loro proposta e quindi devono mettersi a organizzare la più grande festa che sia mai stata fatta per l’America. Quindi, la Anderson si stabilisce in un nuovo ufficio e dice a Pietro che non è più costretta a fare ritorno a Parigi. Pietro le risponde di esserne contento.

 

EPISODIO 11  –  Il sogno americano

Per l’arrivo di Rockefeller al Paradiso Vittorio ha preparato un’accoglienza in grande stile: dalla scenografia a tema americano, ai manifesti di personaggi famosi, a jeans e motociclette, con tanto di jukebox e trio canoro. Le note del rock and roll finiscono per contagiare proprio tutti, commesse incluse, e l’inappuntabile signorina Mantovani, poco dopo aver ripreso Quinto e Letizia scoperti a ballare nel retro del grande magazzino, non riesce a dire di no a Corrado che le propone di approfittare di quell’intimità e del ritmo vivace suonato dal giradischi per concedergli un ballo lontano dagli occhi di tutti gli altri. Pietro, decisamente soddisfatto del risultato ottenuto da Vittorio e convinto di aver fatto la cosa giusta dandogli carta bianca, afferma in pubblico che l’America è stata davvero per lui terra di grandi opportunità. Il ragionier Galli nel frattempo non smette di prodigarsi tanto per Corrado, cui porta l’almanacco del ciclista come materiale di studio per le prossime puntate del quiz televisivo, quanto per Anna, aiutandola nella dattilografia e regalandole qualche volta i manicaretti preparati da sua moglie.

Andreina, che ora deve badare a se stessa, lontano tanto dalla madre quanto dalle sue vecchie amicizie, cerca in Vittorio non solo comprensione ma anche la soluzione per gran parte dei suoi problemi, ad esempio domandandogli di parlare con Rose per capire se fosse possibile trovare per lei un lavoro grazie alla sua competenza nell’inglese. In una prima occasione Elsa, presente alla scena, ascolta in silenzio senza tradire la sua disapprovazione per il comportamento della Mandelli, ma la volta successiva, quando Andreina torna a chiedere di Vittorio e in studio trova solo lei, la pubblicitaria le dice a chiare lettere che dovrebbe smettere di farsi aiutare dal cavaliere di turno e prendere in mano la sua vita, cominciando con l’affrontare da sola Rose. Quest’ultima mette al corrente Pietro del fatto che lei e Frank si sono lasciati, aggiungendo di non amarlo più e soprattutto di aver capito che probabilmente non l’ha mai veramente amato; Pietro intuisce dove la Anderson voglia arrivare e taglia corto per impedirle di intraprendere la strada sbagliata.

Lo scenario internazionale continua a dimostrarsi teso e il personale del Paradiso segue con viva preoccupazione le vicende dell’Ungheria; queste ultime hanno un’inevitabile ricaduta anche sulle decisioni di Rockefeller, che infatti prende tempo per studiare le migliori strategie economiche da intraprendere, tenendo Mori sulla corda. Contemporaneamente, il rischio di una prossima guerra fornisce a Corrado il pretesto, tra il serio e il faceto, per accorciare le distanze con la Mantovani, che continua a ospitarlo a casa sua e che è visibilmente sempre più attratta dal capo magazziniere un po’ rude ma sinceramente innamorato di lei.

Mentre il ragionier Galli constata con entusiasmo l’incremento delle vendite ottenuto grazie all’apertura del reparto maschile e i notevoli progressi di Anna in materia di ortografia, Teresa dice a Pietro che si sente finalmente più libera dalla preoccupazione costante nei confronti di Rose, di cui ha potuto constatare la felice unione con Frank: Pietro per non incrinare le certezze di lei decide di non fare assolutamente parola del recente distacco fra i due. A smentire il suo silenzio però ci pensano le circostanze: Teresa si ritrova involontariamente spettatrice di una conversazione fra Rose e Frank, in cui lei rifiuta la proposta di ritornare insieme e lui si toglie la fede che lascia visibilmente cadere a terra.

Elsa va a trovare Andreina a casa di Vittorio e le chiede scusa per l’eccessiva durezza da lei dimostrata; saputo dalla ragazza che ha venduto un suo anello per ricavarne liquidità ed è pronta ad andare in albergo, Elsa le offre ospitalità a casa sua e Andreina, d’accordo, la ringrazia.

A fronte di coppie che si dissolvono come quella di Rose e Frank, altre invece si rinsaldano e in alcuni casi divampa proprio la passione: Roberto fa la sua richiesta di matrimonio a Silvana con tanto di anello di fidanzamento e lei accetta entusiasta e incredula; Clara e Corrado si scambiano un bacio appassionato e lei lo fa entrare nella sua camera. Fra Pietro e Teresa invece non tutto va per il meglio: lei, in collera per il suo silenzio sulla ritrovata libertà della Anderson, gli dice che vuole fidarsi di lui ma mette in chiaro che al suo primo minimo sbaglio non lo perdonerà.

 

EPISODIO 12  –  Dio salvi il popolo ungherese

Silvana racconta a Teresa e Anna la dichiarazione di Roberto e mostra con orgoglio l’anello di fidanzamento, ma al tempo stesso lascia trasparire la sua preoccupazione all’idea di rincontrare Leo in occasione del provino a teatro, sapendosi piuttosto vulnerabile nei suoi confronti. Tutte le commesse hanno capito il sentimento nato fra Clara e Corrado ma loro cercano in ogni modo di mantenere la maggiore riservatezza possibile. Domenico chiede a Clara di metterlo alla prova come commesso nel reparto maschile e una volta ottenutane l’opportunità corre da Benedetta per informarla della novità, che comunica anche al padre della ragazza, sperando di poter essere finalmente considerato all’altezza della figlia. Vittorio e Pietro parlano con Rose dell’invasione russa dell’Ungheria temendo che Rockefeller riparta per l’America e la Anderson assicura che farà del suo meglio per far andare il milionario al Paradiso al più presto. Ma il passare delle ore dimostra che il negozio non versa nelle migliori condizioni per via della paura della guerra che trattiene le persone a casa; allora Teresa ha un’idea: sfruttare il potenziale simbolico del grande magazzino diventato ormai punto di riferimento per molti milanesi, rendendolo centro propulsore di una raccolta fondi per l’Ungheria, con l’appoggio della Croce Rossa.

Una comunicazione della questura sul conto del signor Gabriele Menotti, il nuovo commesso, viene recapitata dal postino alla signorina Mantovani che la mostra a Pietro e su sua indicazione l’archivia. In pausa pranzo Andreina vede per caso Salimbeni, il dirigente Rai che ha impedito a Vittorio di lavorare sui suoi filmati, nel bar dove si è recata insieme ad Elsa; quest’ultima la incoraggia a sfogarsi e Andreina accetta di buon grado. Così rovescia una tazzina di caffè addosso al dirigente e in quel momento entra in scena Elsa che aveva progettato tutto fin dall’inizio: si scusa al suo posto per il comportamento dell’amica e si offre di accompagnare Salimbeni all’agenzia di Vittorio per permettergli di cambiarsi i vestiti.  Mentre si cambia d’abito, Salimbeni spiega a Elsa che quanto accaduto con il lavoro di Vittorio non voleva assolutamente essere qualcosa di personale e la ringrazia per l’aiuto; lei abilmente riesce a strappargli per gratitudine la promessa di fornirle dei contatti per i futuri progetti pubblicitari del Paradiso.

Rose informa Pietro del fatto che Rockefeller ha deciso di congelare tutti gli affari in corso per cui parlargli si è rivelato inutile; inoltre lei deve andare subito a Parigi altrimenti suo padre, il senatore Anderson, è fermamente intenzionato a interrompere ogni rapporto. Rose domanda a Pietro che cosa debba fare, rimettendo a lui l’ultima parola, e Pietro prende tempo.

Al Paradiso fa una nuova comparsa Ettore che dice a Clara che aveva ragione lei su Matilde, la loro bambina. Lei non vuole parlare del suo privato sul posto di lavoro e gli dice di ritornare a fine giornata. Lui fa in tempo a darle una busta che lei porta con sé nel retro del magazzino: la cosa non sfugge allo sguardo di Corrado intento a firmare autografi per alcuni clienti. Il prima possibile la raggiunge e le chiede chiarimenti ma lei taglia corto affermando che Ettore “non è nessuno”. Poi, una volta rimasta sola, guarda con commozione e rimpianto le fotografie di Matilde. A sera Clara avverte Corrado di non poterlo seguire in trasmissione, convinta che avrebbe dato il meglio di sé anche senza di lei. Lui, visibilmente turbato, la guarda salire sull’auto del misterioso Ettore. Clara ringrazia Ettore per aver ritrovato Matilde e averle portato le foto ma con grande franchezza gli fa sapere che adesso c’è un altro uomo nella sua vita; poi vede Matilde insieme alla sua “mamma” Donata e corre a salutarla. Per Matilde Clara è una sorta di amica di famiglia, la bambina la chiama con l’appellativo affettuoso di “zia”, non potendo neanche lontanamente immaginare quale sia la verità. Corrado ce la mette tutta durante la puntata di Lascia o raddoppia ma i suoi pensieri continuano ad affollarsi attorno a Clara e a quanto successo in negozio. Così,  per una frazione di secondo, la fine della risposta più importante che Corrado avrebbe dovuto dare nel quiz arriva purtroppo dopo la sirena, inesorabilmente troppo tardi, e Corrado perde tutto quanto aveva guadagnato fino a quel momento. Al termine del provino a teatro Leo chiude definitivamente con Silvana, pur dicendole che a suo parere si tratta di uno sbaglio, ma rispettando il volere della ragazza.

La mattina successiva, quando Clara bussa alla sua stanza scopre che Corrado non ha fatto ritorno a casa e ne ha conferma da sua madre la quale non manca di aggiungere che fortunatamente  si era fatta pagare in anticipo la settimana di affitto, perché era certa che il ragazzo prima o poi avrebbe perso. Al grande magazzino inizia la raccolta di fondi in favore dell’Ungheria;  a un certo punto arriva il padre di Benedetta, che presenta a Domenico il fidanzato della figlia, ragioniere, dicendogli: «Ci siamo capiti una volta per tutte?». Gli sforzi del giovane sembrano essere stati quindi completamente vani.  Pietro e il ragionier Galli si fermano a scambiare qualche parola sulle qualità particolari di Teresa, e Pietro esclama: «Teresa è in contatto con la parte più vera di tutti noi», lasciando comprendere la profonda stima che lo lega alla ragazza.  Ma Teresa, pur essendo consapevole del sincero sentimento nutrito per lei da Mori, vive un periodo di preoccupazioni che rende note soprattutto all’amico Vittorio. Chiede a quest’ultimo se non abbia anche lui l’impressione che Pietro stia cambiando, dal momento che lo vede sempre costantemente concentrato sull’affare con gli americani. Vittorio, forse per tranquillizzarla, le risponde di non aver notato in lui alcun particolare cambiamento e le mette il dubbio di essere lei a guardarlo con occhi differenti rispetto al passato.

Pietro raggiunge Rose in albergo, in pieni preparativi per l’imminente partenza; le chiede di rimanere per concludere l’affare con Rockefeller. Lei risponde di non avere scelta e di non poter rimandare assolutamente la partenza, ma in cuor suo è felice.

 

EPISODIO 13  –  Il Paradiso perduto

A Teresa viene recapitato a casa il presepe: aprendone la scatola si accorge che la statuetta di San Giuseppe è rotta e interpreta la cosa come un probabile segnale sinistro, di cui inizia ad avere un po’ paura. Galli dice a Quinto di essere stato bravo nel prendersi la responsabilità di sostituire temporaneamente in qualità di capo magazziniere Corrado, sparito dopo l’insuccesso a Lascia o raddoppia. Intanto Domenico fa sapere a Quinto che è pronto a fare qualunque straordinario al magazzino per poter mettere da parte la cifra necessaria a partire per l’America, vuole andare  il più lontano possibile da Benedetta per riuscire a dimenticarla. In occasione della festività di Sant’Ambrogio il paradiso rimarrà chiuso per tre giorni nei quali Vittorio, Roberto ed Elsa studieranno la nuova pubblicità in vista del Natale. Pietro regala a Teresa una valigia e le dice che vuole andare con lei in Sicilia a conoscere i suoi genitori. Manca ormai poco alla firma del contratto con Rockefeller e questo lo rende più sereno. Dopo un mese di lontananza ricompare Rose che comunica a Pietro che Eisenhower vuole Rockefeller a Washington: si tratta di un’informazione riservata che lo stesso milionario americano non conosce. La Anderson preme perché Pietro vada con lei in aereo a Roma in modo tale da poter stringere accordi con Rockefeller prima che lei debba partire per l’America. Al ritorno dalla pausa-pranzo Teresa la vede e le due si salutano: Rose informa Teresa di aver lasciato Frank e, con un certo compiacimento, di essere ritornata a Milano per restarci, aggiungendo che lei e Pietro sono in partenza per Roma.

Vittorio inizia le selezioni per trovare un Babbo Natale e a sua insaputa un ladro coglie l’occasione per infiltrarsi al Paradiso. Poco dopo Teresa litiga con Pietro che per tentare di calmarla le assicura che, appena concluso l’affare, farà in modo che Rose lasci Milano e ritorni definitivamente a Parigi. Andreina si accorge di non trovare più delle fotografie importanti e teme di averle buttate via per sbaglio; Vittorio non gliene fa una colpa, ma cerca di trovare immediatamente una soluzione alternativa. Non molto tempo dopo Elsa scopre che lo smarrimento di quelle foto è colpa sua, le recupera grazie al suo fidanzato e si scusa con Andreina, alla quale chiede di non far parola dell’accaduto con Vittorio. Lei acconsente, poi porta il pranzo a Vittorio in camera oscura mentre lui è intento a sviluppare da capo i negativi delle foto credute smarrite. Andreina è contenta di imparare osservando il suo modo di lavorare, ma al tempo stesso è anche visibilmente attratta da Vittorio che però con qualche sforzo resiste al fascino della ragazza.

Teresa si confida con le amiche Anna e Silvana: è stanca di vedere che per Pietro gli affari vengono sempre prima di tutto e di trovarsi troppo spesso da sola, ma le amiche la rassicurano e l’invitano ad essere paziente. Una volta chiuso il Paradiso per i tre giorni di festività ecco che vediamo entrare in azione il ladro infiltratosi grazie al pretesto delle selezioni per Babbo Natale: l’uomo si dirige alla cassa dove comincia a recuperare il denaro presente, credendo che ormai non ci sia più nessuno all’interno del grande magazzino. Poi, mentre rovista negli uffici, sopraggiungono Teresa e Anna poiché quest’ultima ha dimenticato le dispense di dattilografia. Il ladro punta la sua pistola verso Anna prendendola come ostaggio; Clara si accorge che qualcosa non va e, raggiunte le ragazze, rivela subito all’uomo dove si trova la cassaforte, dicendogli di non averne le chiavi. L’uomo ordina a Domenico di legare commesse e magazzinieri a due a due, così Clara si ritrova legata a Teresa, Anna a Quinto, e Letizia a Domenico. Quest’ultimo tenta di colpire in qualche modo il ladro ma senza successo: il criminale lo tramortisce prendendolo a calci, poi ordina a Silvana di trasportarlo in un’altra stanza. Quinto tenta di rassicurare Anna, molto preoccupato per la sua delicata condizione, essendo la ragazza in stato interessante. La situazione di pericolo diventa per loro un’occasione di chiarimento: Anna ci tiene che lui sappia che se lo ha lasciato è stato per generosità nei suoi confronti, perché non voleva che si sacrificasse per lei. Letizia riesce a slegarsi e raggiunge Domenico  svenuto, rimanendogli vicino fino a quando si sveglia. Il ladro continua a lavorare tenacemente alla cassaforte che oppone resistenza. Contemporaneamente a tutto questo, Pietro cena in albergo con Rose, Rockefeller e gli avvocati di quest’ultimo.  Una volta conclusa la cena, dato l’andamento positivo delle trattative, Rose e Rockefeller insistono con Pietro per farlo bere per festeggiare “come ai vecchi tempi”, e lui questa volta accetta, nonostante abbia sempre presente il suo passato problema con l’alcool. Poi sta per rientrare nella sua camera quando nel corridoio dell’albergo vede il cameriere passare con un carrello e un secchiello di champagne; istintivamente cambia idea e dice al cameriere: «Se permette lo porto io alla signora».

Vittorio si congratula con Andreina per la bravura nel lavoro appena imparato e le regala una foto di lei da lui scattata a sua insaputa. Intanto, all’interno del Paradiso la situazione raggiunge il culmine della tensione quando Anna inizia a non stare bene; Teresa e Clara con dei pezzetti di vetro riescono a liberarsi le mani dalle corde. Fortunatamente Vittorio e Andreina, appena entrati, da piano terra sentono delle grida provenire dai piani superiori e lui le dice di chiamare la polizia, mentre sale di sopra per raggiungere gli altri.  Il ladro è riuscito ad aprire la cassaforte e riempie la sua valigia con il denaro trovato; Teresa tenta coraggiosamente di recuperare la sua pistola abbandonata a terra ma non fa in tempo e rischierebbe di fare una brutta fine se Vittorio non intervenisse prontamente per salvarla.  Finalmente arriva la polizia:  la brutta avventura si conclude così fortunatamente con tanto spavento ma senza nessuna vittima.

In albergo Pietro finisce fra le braccia di Rose, nella sua trappola suadente e incantatrice.

 

EPISODIO 14  –  Il sole del Paradiso

Il risveglio di Teresa è piuttosto inquieto e angosciato, non tanto per la burrascosa serata al Paradiso quanto per il presentimento che sia accaduto qualcosa fra Pietro e Rose, dato il silenzio prolungato del primo. Entrano nella sua camera le sue amiche e con allegria Anna le dice di andare a vedere chi è arrivato per sapere come sta: trovando Vittorio, Teresa è felice del suo interessamento e della loro amicizia sopravvissuta alle varie vicissitudini sentimentali. Anche il risveglio di Pietro non è facile, non appena si rende conto che quanto è accaduto con Rose non appartiene al mondo dei sogni ma alla realtà. Rientrato nella sua camera d’albergo trova un telegramma di Galli, gli telefona e viene a sapere tutto quanto è successo la sera prima. Senza esitazioni, mette Rose davanti alla sua decisione irrevocabile di ritornare immediatamente a Milano dal momento che c’è stata una rapina al Paradiso nel corso della quale Teresa è rimasta ferita. Lei gli ricorda che devono ancora concludere la trattativa e non vuole assolutamente che lui si tiri indietro, proprio adesso che sono arrivati alle firme, ma soprattutto vorrebbe che lui riconoscesse di essere emotivamente sconvolto e di essersi accorto di stare bene con lei come con nessun’altra. Al contrario Pietro ribatte risolutamente dicendole: «Quando sono con te divento qualcuno che non voglio più essere». Litigano e Pietro finisce per minacciare di ucciderla se rivelerà il tradimento di quella notte a Teresa, l’unica persona a cui lui tenga davvero.

Al paradiso commesse e magazzinieri non possono fare a meno di parlare dei terribili fatti della sera precedente, ma Clara fa cessare le chiacchiere e aprire al consueto orario, nel suo stile sobrio e professionale di sempre.

Anna si prepara a sostenere l’esame di dattilografia ma è molto tesa e non vuole essere accompagnata da nessuno, nonostante le insistenze di Teresa e Silvana.

Domenico confessa al prete dell’oratorio di Letizia di essere stato lui a fare la segnalazione in questura contro il commesso Gabriele, col pretesto di averlo visto prendere parte a una festa gay e con l’intento di riuscire a prenderne il posto. Racconta al prete di essere consapevole di aver commesso delle azioni molto brutte, che lo fanno sentire un uomo peggiore, in gran parte derivate dalla sua ira verso la famiglia di Benedetta che non ha mai voluto prendere in considerazione l’ipotesi di accettarlo come corteggiatore della ragazza solo per questioni economiche.

Andreina riceve un invito dalla madre, dopo settimane di assoluto silenzio, per la prima della Scala: sta per stracciarlo ma Vittorio le suggerisce di non farlo e di riallacciare i rapporti prima che sia troppo tardi. Una volta che la Mandelli ha lasciato lo studio, Elsa domanda a Vittorio che intenzioni abbia con Andreina, e lui risponde di non voler più aspettare Teresa ma di non essere ancora pronto per una nuova relazione, ragion per cui non vuole suscitare false speranze o creare illusioni. Ritornata a casa dalla madre, contenta che la figlia abbia accettato l’invito, Andreina scopre che la mamma fa ancora tenere la tavola apparecchiata per il marito scomparso e la cosa la rende in qualche modo contenta, poiché dimostra il sincero affetto che la signora Mandelli ha sempre nutrito per lui. Nel corso del loro pranzo la madre dice ad Andreina di non averla mai capita fino in fondo esattamente come non aveva mai capito completamente suo marito e di trovarli molto simili.

Il proprietario del negozio di Teresa va a sollecitare il pagamento dell’affitto e le chiede come mai non abbia ancora aperto; lei, giù di morale per il prolungato silenzio di Pietro, gli risponde che se lui ha davvero fretta e ha già un altro cliente pronto ad entrare, è disponibile a liberare il negozio anche nel giro di pochi giorni. Tornando a casa Teresa trova Anna sprofondata in poltrona in preda alla paura e alla tristezza, che dice di aver cambiato idea e di non voler più sostenere l’esame. Teresa non si dà per vinta finché la convince  e l’accompagna. Donata porta Matilde a salutare Clara e Corrado vede la scena un po’ da lontano. Mentre la bambina racconta a “zia Clara” i suoi bei voti a scuola, il ragioniere si accorge della presenza di Corrado, lo raggiunge e gli dice di ritornare al Paradiso senza farsi problemi, ma lui risponde di essersi sistemato con un nuovo lavoro in un bar.

Inaspettatamente Andreina invita Vittorio ad andare alla Scala, non come uno spettatore qualunque, ma proprio nel palchetto dei Mandelli; lui un po’ stupito non riesce a dirle di no. Mentre Teresa si aspetta di trovare alla porta Anna al rientro dall’esame, arriva invece Pietro: lei non nasconde la sua amarezza e lui si dice pentito, dichiara di aver deciso di non trattare più con gli americani, e soprattutto afferma che Rose non farà più parte in alcun modo della loro vita. Ha capito di avere sbagliato e Teresa è l’unica cosa davvero importante. Lei rimane sulle sue e gli risponde di aver bisogno di tempo per pensare. Sulla strada del ritorno Anna trova Quinto, desideroso di accompagnarla a casa: è il primo a cui dà la bella notizia di aver superato l’esame.

Domenico dice a Letizia di aver rubato il posto a Gabriele rovinandogli la reputazione attraverso una telefonata in questura; lei in qualche modo lo giustifica ed è triste all’idea che lui vada in America. A sera Teresa racconta tutto l’accaduto ad Anna e Silvana che cercano in ogni modo di persuaderla a non rinunciare al negozio. Galli racconta a Quinto di Corrado e Quinto si reca nel bar dove quest’ultimo ha iniziato a lavorare per convincerlo a fare ritorno al grande magazzino, ma nel corso della loro conversazione Corrado gli confida che il vero problema per lui è la Mantovani: si è messo in mente che abbia una relazione con un uomo più ricco di cui ha visto l’automobile. Quinto cerca di fargli capire che le cose potrebbero stare diversamente e gli confida i suoi altalenanti pensieri fra Anna e Letizia.

Pietro manifesta a Vittorio tutto il suo apprezzamento per il lavoro fatto e anche la sua gratitudine per essere stato insieme a Teresa nel momento del pericolo, in cui lui invece non c’era. Vittorio approva la sua decisione di mollare Rockefeller. Nello studio di Conti arrivano poi Anna e Silvana: secondo loro Teresa ha bisogno di lui per avere un’iniezione di fiducia e non rinunciare al negozio a cui ha sempre tenuto così tanto. Lui dà la disponibilità dello spazio della sua agenzia perché Teresa abbia un posto dove lasciare provvisoriamente tutto il contenuto del negozio fino al momento della sua decisione definitiva. Poi manda Roberto con l’automobile al negozio di Teresa per aiutarla concretamente nelle operazioni di sgombero. Teresa è contenta di poter contare sull’amicizia di Vittorio ma mette in chiaro da subito di voler a tutti i costi contribuire con le spese per lo spazio che utilizzerà.

Andreina va a fare compere con la madre come ai vecchi tempi; la signora Mandelli disapprova la sua idea di invitare Vittorio nel palco di famiglia sostenendo che la figlia finisce sempre per scegliere uomini che non la meritano; Andreina replica che fra lei e il giovane non c’è quel tipo di rapporto. A sera una volta che Andreina si è recata da Vittorio con il frac da prestargli, secondo le indicazioni fornite dalla madre, lui declina l’invito troppo impegnativo a ridosso della scomparsa ancora recente di Carlo Mandelli, e lei comprende. Intanto Domenico corre a portare i biglietti per l’Aida a Letizia e Quinto che distrattamente li aveva dimenticati.

Nel centro di una Milano buia e solitaria, Teresa è in piedi davanti alla vetrina illuminata del Paradiso delle signore ormai chiuso, e lo guarda in lacrime ripensando a Pietro; quest’ultimo la sorprende raggiungendola alle spalle ed esprime il suo desiderio che lei possa ritornare al più presto per far continuare a brillare il sole del Paradiso. Lei, oltre a ribadire di aver bisogno di tempo per pensare, dice con fermezza che non ritornerà più a fare la venere al grande magazzino.

L’ultima inquadratura è per Rose che giace nel letto della sua camera d’albergo, con una corda al collo, priva di vita.

EPISODIO 15  –  I duellanti

Natale si avvicina e Corrado riprende il suo lavoro al Paradiso. Pietro è contento del suo ritorno ma Corrado vuole che sia Quinto a continuare a svolgere il ruolo di capo magazziniere, ritenendo poco corretto portarglielo via da un momento all’altro e soprattutto dopo il periodo della sua assenza; inoltre confida all’amico di non essere disposto a rinunciare completamente a Clara prima di avere capito come stanno esattamente le cose. Teresa rimane ferma nel suo proposito di non riprendere il lavoro al grande magazzino di Mori e a lui spiega che possono provare a frequentarsi con calma come se dovessero ricominciare a conoscersi da capo. Vittorio vuole sfruttare come pubblicità per il Paradiso la vittoria alle Olimpiadi nella scherma di tre sportivi italiani e presenta i campioni a Clara. Pietro continua ad avere intenzione di comprare il palazzo della contessa Torriani per permettere al suo negozio di ingrandirsi, ma lo vuole fare esclusivamente con le sue risorse finanziarie, senza più soci.

La contessa va in cerca di notizie di Teresa, che non vede più fra le veneri, e chiede informazioni ad Andreina, che approfitta dell’incontro per farle sapere che è felice che le cose si siano sistemate, ossia che sia stato scongiurato il pericolo dell’interdizione, e che, quando ha rinunciato all’affare con gli americani, temeva fosse già troppo tardi. La contessa risponde che se non fosse stato per Pietro sua nipote sarebbe senz’altro andata avanti con il processo di interdizione, ma sopraggiunge Teresa che ci tiene a sottolineare che, se non fosse stata Andreina la prima a tirarsi indietro, Pietro non avrebbe potuto fare nulla. La contessa dimostra di non nutrire rancore verso Andreina e comprende i motivi che l’hanno portata ad agire in quel modo. Poi la conversazione si fa privata, quando la contessa domanda a Teresa le ragioni per cui ha lasciato il paradiso e la ragazza si confida sui suoi problemi sentimentali; il saggio consiglio della Torriani consiste nel suggerirle di continuare a coltivare il suo talento e la sua indipendenza.

Pietro non riesce a nascondere la sua gelosia nei confronti di Vittorio che vede sempre più vicino a Teresa; in particolare la dimostrazione sportiva di scherma fra i due amici si risolve in una specie di vero e proprio duello animato da un forte rancore, un duello tanto serrato da richiedere l’intervento di alcuni ragazzi del negozio per fermare i due rivali. A un certo punto sopraggiunge inaspettatamente la vecchia conoscenza di Pietro, Bruno Jacobi: entrato nel negozio saluta in modo sconveniente Ines, sua fiamma del passato, la quale ricambia con uno schiaffo.  Pietro porta Jacobi nel suo studio, lontano dagli occhi di commesse e clienti. Lì l’amico di un tempo gli dice di non avere più conti in sospeso con la giustizia e di poter contare su nuovi fidati amici, conosciuti grazie a degli agganci di Marsiglia.  Jacobi inoltre lo informa del fatto che è stata Rose a incastrarlo, con la scusa di un vecchio amico che aveva bisogno di un ultimo favore, riuscendo a costringerlo a vendere a lei le sue quote del Paradiso. Ha saputo tutto questo da una fonte attendibile che gli ha confessato la verità. Prima di congedarsi, ricorda a Pietro che lui c’è sempre per i vecchi amici.

Andreina vuole cercare di capire i sentimenti di Teresa nei confronti tanto di Pietro quanto di Vittorio e la accusa piuttosto apertamente di cercare l’aiuto di quest’ultimo solo quando è in difficoltà, in modo puramente egoistico. Dal canto suo, Teresa desidererebbe la fine di ogni gelosia fra Pietro e Vittorio, e rimprovera il primo per come si è comportato nel duello di scherma, chiedendogli di fare il primo passo per ricucire una sana amicizia.

Clara domanda a Corrado come mai fosse sparito dopo l’insuccesso al programma televisivo, e finalmente chiarisce l’equivoco che più lo tormenta: gli spiega che l’uomo con l’automobile è soltanto il padre di sua figlia Matilde, che ha dovuto abbandonare quando aveva un mese, e che vive attualmente con la madre adottiva Donata.

Intanto, la polizia ha iniziato le indagini sull’omicidio della Anderson: interroga Pietro per conoscere i fatti avvenuti nella notte precedente il delitto e il ragionier Galli per capire quali rapporti intercorressero ultimamente fra Mori e l’americana.

Silvana invita a cena Roberto per presentarlo ai suoi genitori, che si rivelano contenti del giovane; Vittorio si consulta con Andreina sul carosello natalizio da realizzare; Pietro si confida con Galli sulla tragica fine di Rose: è convinto che la donna sia stata aggredita nella sua camera dell’hotel di Roma la mattina in cui è partito e pensa che il destino lo stia punendo per tutte le volte in cui si è augurato che la Anderson sparisse per sempre dalla sua vita. La notizia della morte di Rose viene trasmessa anche alla radio, da cui l’apprende Teresa.

Sotto una pioggia a dirotto quest’ultima vede Pietro, arrestato come principale indiziato per l’omicidio, salire su un’auto della polizia.

EPISODIO 16  –   Presunto innocente

Teresa si ritrova a riflettere insieme al ragionier Galli sull’arresto di Pietro e su possibili ipotesi e sospetti. La polizia, interrogando Mori, gli domanda come mai da imprenditore non abbia voluto fare affari con Rockefeller e per quale ragione abbia mentito sull’ultima notte di Rose; lui ripete di averla salutata a mezzanotte e poi di essere andato a camminare da solo per Roma. Di fatto, si trova senza un alibi ed è l’ultimo ad aver visto Rose ancora viva; oltre a ciò, alcuni testimoni affermano di averli sentiti litigare.

Vittorio e Teresa vanno a Biella per tenete sotto controllo la situazione della fabbrica tessile, dato l’allarme maltempo. La loro partenza insieme suscita l’inevitabile gelosia di Andreina.

In prigione arriva l’avvocato di Pietro, che finalmente apprende di poter tornare a casa ma non lasciare Milano. Quando però Pietro scopre di aver riacquistato la libertà soprattutto grazie all’intervento di Bruno Jacobi, che il ragioniere definisce senza giri di parole uno “sciacallo”, dichiara di non voler avere assolutamente a che fare con lui.

A Biella tutti si danno molto da fare trasportando sacchi di sabbia per arginare la piena del fiume e salvaguardare la fabbrica tessile; Teresa e Vittorio si rendono presto conto di non poter tornare a Milano almeno fino al giorno successivo. Intanto, a Milano, Silvana invita le sue amiche per la prima di un suo spettacolo teatrale e Galli parla in confidenza con Mori: gli domanda ancora dove fosse quella notte in cui aveva provato a cercarlo varie volte, senza trovarlo in albergo. Pietro ribadisce la sua innocenza, e parte per Biella, ansioso di poter parlare direttamente con Teresa. Al suo arrivo, Vittorio decide di fare ritorno a Milano. Lì, Letizia e Quinto affrontano la realtà, riconoscendo entrambi che il loro sentimento è stato un fuoco fatuo; Gabriele domanda a Roberto perché l’abbia denunciato, credendo che sia stato lui anziché Domenico; Silvana vede Leo spassarsela con un’attricetta della compagnia.

A Biella, Pietro dice a Teresa di non essere un assassino e di non aver nulla a che fare con la morte di Rose; lei gli crede, ma intanto sono tutti preoccupati per il livello della piena e vengono a sapere che il fiume ha rotto gli argini. La situazione è una vera emergenza. A completare il quadro drammatico, si aggiunge la decisione di Pietro di confessare a Teresa tutta la verità sul tradimento di quella notte: lui sente il dovere morale di farlo, sia perché proprio lei gli ha insegnato quanto sia importante non avere segreti, sia perché non riesce più a tenersi dentro la consapevolezza di quel terribile sbaglio. La reazione di Teresa è prevedibile: non può desiderare altro che di stare da sola. Pietro questa volta ha paura di averla persa per sempre.

A Milano, Vittorio racconta ad Andreina del suo avventuroso ritorno sotto il diluvio a causa dell’auto impantanata nel fango; dopo essersi rinfrancato con una doccia calda, Vittorio le domanda di rimanere con lui e di lì a poco la passione ha il sopravvento.

Anna racconta a Silvana di essersi improvvisamente trovata davanti, per strada, il padre di suo figlio, che lo reclama; Silvana le riferisce di essere stata respinta da Roberto senza una ragione.

Al Paradiso, Quinto si preoccupa non vedendo arrivare Anna e Corrado lo esorta a correre da lei, approvando la sua decisione di chiudere con Letizia una storia che non era mai davvero iniziata. Per Anna arriva il fatidico momento del parto e il destino fa sì che sia proprio Quinto ad essere presente e ad assistere alla nascita della bambina.

Venuta a sapere da un poliziotto che Matilde è stata portata alle Stelline dal momento che Donata, la madre adottiva, è stata sorpresa nell’atto di rubare, Clara si reca lì il prima possibile in compagnia di Corrado; viene presa dallo sconforto sentendosi dire che, avendo rinunciato dieci anni prima alla bambina, ora non può vederla. Ma Corrado è con lei, certo di poter in qualche modo trovare una soluzione.

 

EPISODIO 17  –  Lo spirito natalizio

Teresa soffre d’insonnia per il pensiero continuo di Pietro e Rose insieme che non le dà tregua e decide di ritornare al paese per rivedere i suoi; anche Anna sente la mancanza della propria famiglia, che non sa neppure che è nata Irene, la sua bambina. Il Paradiso è invece pervaso da una splendida atmosfera natalizia ed è pieno di clienti con numerosi bambini al seguito attratti dal Babbo Natale a piano terra e dall’allestimento del tradizionale falò dei desideri; mentre Silvana chiede a Roberto di accompagnare i suoi genitori a teatro, arriva Anna insieme alla piccola Irene e tutte le veneri le fanno festa, inclusa la signorina Mantovani che suggerisce loro di accomodarsi nella caffetteria. Clara nasconde la sua preoccupazione per Matilde, mettendone a parte solo Corrado. Galli informa Pietro dell’intervista rilasciata da Rockefeller sulla prossima apertura del suo Mall e intanto indaga, su richiesta dello stesso Mori, su un certo Izzo, da poco alla ribalta sullo scenario economico milanese, prima di concludere l’affare della vendita del palazzo della contessa Torriani. Teresa telefona a un’amica di famiglia del suo paese, chiedendole di anticipare a sua madre la sua intenzione di telefonarle; poi va nell’agenzia di Vittorio e lo trova in un momento di effusione con Andreina, ma i due se ne vanno quasi subito dal momento che Elsa li sta aspettando all’incontro in cui si girerà il loro primo carosello. La contessa Torriani si congratula con Teresa per l’abito perfettamente confezionato e approfitta del momento per chiederle notizie di Pietro, che avrebbe dovuto incontrare per il rogito del palazzo e invece non si è fatto più vivo. Con grande franchezza Teresa risponde di non essere al corrente della situazione e di non voler parlare di Pietro, ma la sorte mette quest’ultimo sui loro passi non appena escono dal Paradiso: si sono appena scambiati qualche parola di saluto tutti e tre quando si accorgono che è in corso uno sfratto. La polizia sta facendo sgomberare gli inquilini del palazzo della contessa, poiché il geometra del Comune ha reso noto che quell’edificio ha delle strutture pericolanti e potrebbe subire dei crolli. La contessa ne rimane profondamente turbata e cerca di rassicurare quelle persone: emotivamente le sembra di rivivere il dramma delle deportazioni durante la guerra e ha un lieve malore. Teresa e Pietro la riaccompagnano a casa e lui rimane fino a quando non è sicuro che si sia ripresa.

Al Paradiso tutte le commesse e il ragionier Galli sono conquistati dalla piccola Irene; Domenico scopre Letizia mangiare da sola nello spogliatoio femminile e pensa che sia in collera per la riappacificazione fra Quinto e Anna, ma lei smentisce risolutamente. Poi a dividerli ci pensa Clara che disapprova un’infrazione alle regole come quella rappresentata dalla presenza di un uomo in quello spazio del grande magazzino. Lei è di corsa per raggiungere al più presto Ettore in questura: una volta arrivata, quest’ultimo la mette al corrente del fatto che Donata è stata arrestata dal momento che le sono stati trovati in tasca alcuni gioielli della persona presso cui faceva le pulizie e di conseguenza ora devono pensare loro a Matilde, cui diranno per tranquillizzarla che la madre è dovuta partire per un periodo. A sera, Clara riferisce a Corrado che Ettore è riuscito a ottenere dalle suore il permesso per farle vedere Matilde: il magazziniere è felice per lei ma al tempo stesso geloso nei confronti di colui che ritiene un pericoloso rivale.

Mentre Letizia e Domenico aiutano don Saverio ad allestire il presepe vivente, Silvana dice raggiante alle amiche di aver ricevuto insieme a Leo la proposta di una tournée in giro per tutta Italia. La ragazza è completamente all’oscuro di quanto sta contemporaneamente accadendo a suo padre: è Roberto infatti a tirare fuori dai guai quest’ultimo mentre viene sorpreso dalla polizia nell’atto di entrare in una casa di dubbia reputazione. La situazione diventa il mezzo per un chiarimento fra i due: il padre di Silvana ha capito perfettamente che Roberto è gay come lui, e non vuole in alcun modo che il giovane faccia trascorrere alla ragazza una vita di infelicità al pari di quella che lui ha riservato alla moglie. Quando i genitori di Silvana affronteranno la figlia e il padre le dirà perentoriamente che Roberto deve rimanere fuori dalla sua vita, la ragazza non riuscirà a capire un simile cambiamento d’opinione. Chiedendo spiegazione a Roberto, si sentirà raccontare una menzogna: a quanto le dirà il giovane, suo padre avrebbe voluto che lui la dissuadesse dalle sue aspirazioni di attrice e il suo rifiuto ha causato tali conseguenze.

Pietro scivola lentamente nel tranello di Izzo: rifiuta la proposta di quest’ultimo di rinegoziare il prezzo di vendita dell’immobile della Torriani non volendo modificare gli accordi precedentemente presi, ma ne accetta il finanziamento, ignaro del fatto che quest’ultimo è socio in affari di Jacobi.

La trepidante attesa di Vittorio per la realizzazione del carosello viene amaramente delusa: i lavori si fermano sul nascere perché si scopre che uno sceneggiatore aveva tratto eccessiva ispirazione da un testo di Neruda. Vittorio va in collera per l’inganno e allontana Andreina, preferendo rimanere da solo in cerca di una soluzione alternativa.

Durante una seconda telefonata Teresa si sente dire dall’amica siciliana che i suoi genitori sono partiti e teme che si tratti di una bugia per nasconderle la loro ostilità nei suoi confronti; invece poche ore dopo non potrà che ricredersi trovandoli a casa sua: il loro arrivo a Milano è il regalo di Natale di Pietro per lei. Gli Iorio hanno cambiato completamente atteggiamento nei confronti di Mori, che ritengono un vero signore, sia avendo avuto modo di conoscerlo di più sia sentendosi probabilmente in qualche modo alleggeriti dalla scomparsa della Anderson. Anche Teresa, pur non riuscendo ancora a perdonarlo, non può che constatare la generosità di Mori nei confronti degli inquilini della contessa, assistendo di persona, a casa di quest’ultima, alla firma dell’atto di compravendita.

Clara rimane senza parole davanti alla proposta di matrimonio fattale da Ettore: razionalmente sa che lui ha ragione nel sostenere che se loro si sposano e lui riconosce Matilde come figlia naturale, la bambina potrà essere affidata a loro; emotivamente si dispera per Corrado, che comunque mette al corrente della cosa.

Vittorio inventa da solo il nuovo slogan per il Panettone Amati, che riscuote molto successo ma fa ingelosire Andreina, che erroneamente lo immagina rivolto a Teresa. Mentre i due fanno pace scambiandosi qualche effusione a casa Mandelli, arriva la madre di Andreina: dice a Vittorio che non può che constatare che lui ha intenzioni serie con sua figlia, quindi lo invita a seguirlo nel suo studio, con il tono di chi non ammette repliche.

EPISODIO 18  –  Natale al Paradiso

I genitori di Teresa, felici e stupefatti dell’accoglienza che Pietro ha loro riservato, hanno portato con sé un po’ di generi alimentari della loro terra e li tengono nascosti nell’elegante stanza d’albergo in cui alloggiano. La mamma di Teresa la esorta caldamente ad andare a ringraziare il signor Mori per la sua cortesia, e le dice anche di estendere ai fidanzati di Anna e Silvana l’invito per la cena natalizia. Teresa non vuole incrinare la serenità dei suoi genitori, conquistata dopo tanto tempo e tanta fatica, ma non è affatto felice nel sentirsi in dovere di recitare una parte per dare loro l’impressione che con Pietro tutto proceda nel migliore dei modi. Così lo raggiunge al paradiso e gli fa comprendere di aver ancora una volta preso una decisione al suo posto; essendo ormai tardi per rimediare, gli chiede di fingere per non rovinare il Natale di tutti. Nel frattempo, Corrado ed Ettore hanno per la prima volta modo di affrontarsi apertamente: Ettore gli dice di aver dovuto rinunciare in passato a Clara dal momento che era sposato con un’altra donna, ma ora da vedovo vuole ricominciare insieme a lei e a loro figlia Matilde una vita nuova; infine, non manca di lasciar trapelare velate minacce facendo allusioni alla passata attività di Corrado nel contrabbando di sigarette. In agenzia, Vittorio mette al corrente Elsa e Roberto di essere stato invitato dalla madre di Andreina a cena a casa Mandelli per la vigilia di Natale, cosa che stupisce fortemente Elsa che si domanda se lui stia davvero facendo sul serio e se si renda conto di quanto possa essere impegnativo entrare a far parte di quell’importante famiglia milanese. La madre di Andreina dal canto suo non tarderà a rendere la vita difficile a Vittorio con l’intento di vederlo allontanarsi al più presto da sua figlia, non ritenendolo all’altezza del loro rango. Conoscendola, Andreina tenta di correre ai ripari cominciando dall’acquistare per lei un bellissimo regalo e trascinando Vittorio con sé in un giro frenetico di commissioni.

Silvana dice a Roberto di aver lasciato la compagnia teatrale perché lui e il loro matrimonio vengono prima di tutto, mentre Elsa assiste alla scena un po’ perplessa. Non molto tempo dopo, Elsa affronta con Roberto quella questione delicata che entrambi fino ad allora avevano preferito non sfiorare neanche, pur essendo molto amici oltre che colleghi di lavoro: gli dice di aver capito tutto sul suo conto e che a suo parere lui ha pienamente diritto di essere confuso, ma non a scapito degli altri, quando c’è in gioco il loro futuro, come nel caso di Silvana; lo esorta così a smettere di scappare  dai problemi e soprattutto da se stesso.

Il Paradiso chiude per le festività e Pietro informa Galli del fatto che non possono più contare sul Comune per il palazzo da mettere a disposizione agli ex inquilini della contessa Torriani; a questo punto Mori si vede costretto a contattare Izzo. Elsa scambia i doni di Natale con Salimbeni, il dirigente Rai conosciuto insieme ad Andreina e con cui è nata una relazione nonostante lui sia sposato, ma rimane delusa nel vedere che presto lui la abbandona dicendole di dover andare a prendere i suoi figli. Intanto in agenzia Vittorio trova inaspettatamente Roberto e gli confida di dover ancora scrivere il discorso per Andreina, per farla contenta aiutandola a rispettare nel migliore dei modi la tradizione di casa Mandelli. Chiacchierano e Vittorio conclude che se la caverà improvvisando al momento, poi mentre sta asciugando la cravatta di Roberto schizzata per sbaglio con una bevanda, vede quest’ultimo tentare improvvisamente di baciarlo. Vittorio si ritrae con spavento e profondo fastidio e se ne va lasciandolo solo.

Ettore porta Matilde a casa di Clara e ben presto la madre di lei si presenta domandando chi sia quella bambina, che tratta immediatamente con freddezza. In privato Clara affronta sua madre e il passato, affermando a chiare lettere che dieci anni prima era stata proprio lei a obbligarla ad abbandonare la figlia che ora non ha nessuna intenzione di perdere, avendo l’opportunità di potersi sposare con Ettore.

Nel corso della sontuosa festa natalizia da lei organizzata, la madre di Andreina presenta alla figlia il dottor Izzo e agli amici di famiglia Vittorio, descrivendolo come il pubblicitario “che sa lusingare le persone”. Al momento fatidico la signora Mandelli cede a Vittorio la parola per il tanto atteso discorso di Natale che Vittorio sceglie di svolgere in modo molto sintetico, facendo grandi complimenti al defunto Carlo Mandelli, che definisce come l’“inarrivabile” con cui nessuno può pensare di confrontarsi. Presto però Vittorio decide di abbandonare casa Mandelli salutando Andreina in modo un po’ freddo e distaccato e dicendole che l’indomani preferirà stare con i suoi nipoti anziché partecipare nuovamente a una festa in sua compagnia. La ragazza reagisce con simpatia ma dentro di sè teme che si tratti di una prima mossa di allontanamento. Altre coppie invece vedono consolidarsi il loro legame: mentre Quinto fa la sua richiesta di matrimonio ad Anna estremamente felice e incredula, Domenico e Letizia si danno da fare rivestendo i panni di San Giuseppe e Maria per il presepe vivente di don Saverio e Domenico dona a Letizia la catenina che sua madre gli aveva dato quando era partito per Marcinelle.

Roberto trova finalmente il coraggio di dire la verità a Silvana; le rivela di essere attratto dagli uomini e lei ne rimane sconvolta e va in collera per tutte le menzogne ascoltate fino a quel momento, a causa delle quali sarebbe stata pronta a rinunciare a ciò che le era più caro, il teatro. Una volta conclusa la messa di Natale i genitori di Teresa salutano e se ne vanno, così Pietro informa la ragazza dei problemi che si sono verificati per trovare un alloggio per gli inquilini sfrattati della contessa Torriani. Lei gli dimostra fiducia e aggiunge, pur facendo ancora fatica a perdonarlo, che sarà contenta se lui riuscirà a raggiungere lei e i suoi genitori per il pranzo natalizio; in lui si riaccende la speranza di non averla persa.

Nella chiesa vuota Benedetta raggiunge Domenico e in presenza di don Saverio gli dice di essere  riuscita a convincere i suoi genitori ad accettarlo come fidanzato: hanno capito quanto lui sia davvero importante per lei soprattutto dopo che nell’ultimo periodo non è stata tanto bene di salute. Domenico appare perplesso ma il prete li incoraggia a gioire di quella felicità e a prendersi un po’ di tempo per pensare a loro. In agenzia Vittorio, Elsa e Roberto si scambiano i regali come da consuetudine ma Roberto ha da dare una notizia agli amici: per lui è tempo di prendere una strada nuova, indipendente, abbandonando lo studio Conti. Nel triste momento del congedo, Vittorio lo richiama per un ultimo abbraccio dicendogli: «Quel giorno al colloquio io ho scelto te perché eri il migliore; questa è casa tua, vieni quando vuoi». Una volta rimasti soli, Vittorio confessa a Elsa di non sentirsi ancora pronto per una responsabilità come la famiglia, soprattutto  se si tratta dei Mandelli, e riconosce di essere molto simile a lei, cioè libero e capace di non farsi fregare dai sentimenti. Quando Elsa, una volta sola in agenzia, apre il regalo di Salimbeni, percepisce tutto il vuoto che la circonda e non sembra così fiera della sua tenace indipendenza.

Nel loro ampio e lussuoso soggiorno, Andreina e la signora Mandelli si scambiano gli auguri di Natale: in un sorriso eloquente della madre si legge il suo compiacimento per essere riuscita, attraverso sottili strategie, a mettere in fuga Vittorio. Corrado va a casa di Clara ma è Matilde ad aprirgli la porta; una volta che Clara lo raggiunge per parlare in privato con lui, gli dice ciò che Corrado non avrebbe mai voluto ascoltare: è pronta a sposare Ettore pur di poter avere in affidamento Matilde e di portarla via dall’orfanotrofio. Corrado rimette in tasca l’anello di fidanzamento che pensava di regalarle e, distrutto, se ne va. La contessa Torriani affida a Teresa il suo regalo per Pietro dicendole che deve essere fiera sia di lui sia di se stessa, capace di averlo fatto cambiare nel modo migliore. Intanto Pietro raggiunge Izzo ma lo trova in compagnia di Jacobi e capisce subito come mai sia stato così semplice trovare grazie al suo aiuto quei finanziamenti che tutte le altre banche gli negavano. Teresa lo aspetta invano per il pranzo di Natale, che comincia senza di lui.

 

EPISODIO 19  –  Sconti e conti di fine anno

I genitori di Teresa ripartono e salutandola le manifestano il desiderio di sapere fissata al più presto la data delle nozze con Pietro. Quest’ultimo nel frattempo spiega alla contessa Torriani che il geometra che ha firmato la perizia del suo palazzo è stato corrotto e ha dichiarato il falso; ora sarebbero ancora in tempo per annullare il contratto di compravendita, se lei fosse d’accordo. Ma la contessa rifiuta e incarica Mori di dimostrare la colpevolezza del geometra per risolvere il prima possibile la situazione e trovare una sistemazione per i suoi ex inquilini.

Corrado vorrebbe che Clara prendesse tempo nella speranza di vedere Donata scagionata dalle accuse di furto, così da evitare un matrimonio fondato solo sulla necessità di non lasciare Matilde in orfanotrofio. Rivela inoltre a Quinto di essere convinto del fatto che Ettore Dalmazio, il padre della bambina, abbia incastrato Donata, che ritiene innocente, per poter costringere Clara a sposarlo.

Andreina va a casa di Vittorio che vuole uscire in tutta fretta e gli dice di avere un ritardo, per cui si è sottoposta a delle analisi di cui l’indomani avrà il risultato; all’ipotesi che la giovane sia in stato interessante, Vittorio si spaventa ma è capace di dissimulare molto bene sia per tranquillizzare Andreina sia perché sarebbe in ogni caso pronto ad assumersi le sue responsabilità. Una volta giunto al Paradiso si confida con Elsa che intuisce la sua confusione: è combattuto fra un autentico affetto per Andreina e la sua sete di libertà. Arriva al grande magazzino anche Teresa e si lascia convincere da Clara ed Elsa a fermarsi per dare una mano, dal momento che è iniziata la svendita di fine anno che richiamerà moltissime clienti ma alcune veneri sono a casa per l’influenza. In ufficio da Pietro la ragazza gli dice che prima era troppo arrabbiata per fargli domande, ma adesso desidera sapere tutto quello che è accaduto la fatidica notte prima dell’assassinio di Rose. Mentre stanno parlando entra in ufficio il ragionier Galli, che accenna alle indagini svolte da un detective privato sul conto del geometra; Pietro allora non può che spiegare a Teresa tutta la storia dall’inizio, dicendo che per ora hanno in mano ben poco: si è scoperto che il geometra ha un’amante cui fa generosi regali. La mette al corrente del fatto che ha dovuto constatare con i suoi occhi che Bruno Jacobi è un socio occulto di Izzo, ossia della società che gli ha concesso il prestito che tante banche gli negavano. Non ha ancora raccontato tutto alla polizia sia per mancanza di prove sia perché sa di avere a che fare con dei criminali pericolosi. Teresa rassicura Pietro dicendogli che affronteranno insieme la situazione e proponendogli di andare a parlare col famigerato geometra.

Corrado non intende arrendersi e parlando con l’avvocato di Donata viene a sapere che effettivamente ci sono molte strane coincidenze nelle circostanze del suo arresto, che lo portano a sospettare sempre di più di Ettore.  Clara però non vuole farsi illusioni ed è pronta a sacrificarsi per il bene della bambina. Salimbeni va a trovare Elsa al Paradiso e la cosa non passa inosservata agli occhi di Vittorio, che non giudica l’amica per aver intrapreso una relazione con un uomo sposato. Domenico confida a Quinto la sua confusione, proprio quando il padre di Benedetta sarebbe disposto a veder celebrare al più presto le nozze fra lui e la figlia, che percepisce che nel ragazzo qualcosa è cambiato. A sera, attorno alla culla di Irene, Silvana rivela a Teresa e Anna di essere stata lasciata da Roberto, nei cui confronti mostra di non serbare rancore: dice che hanno capito di inseguire strade diverse e non le mette a parte del vero motivo. Poi raggiunge la sua compagnia teatrale e, scusandosi, esprime il suo desiderio di riprendere a recitare. Occorrerà l’intervento di Leo per convincere il capocomico a riprenderla nella compagnia, per lavorare sia a Milano sia nell’imminente tournée. La madre di Andreina invita la figlia a riprendere la direzione della Banca Mandelli, ora che le loro ostilità sono finite: è il compito che le spetta e cui suo padre l’ha destinata. Vittorio non può far a meno di approvare queste parole della signora Mandelli quando Andreina parla della cosa con lui.

Domenico dice a Letizia che ha dovuto trascorrere il Natale con Benedetta ma vuole prendersi il tempo necessario per riflettere, quello che è accaduto fra loro è stato importante. Il tentativo di Pietro e Teresa di convincere il geometra a rivedere la perizia dell’immobile va in fumo, così Pietro pensa a una soluzione alternativa, una controperizia svolta sotto la supervisione di un ingegnere civile che non lavora per il Comune, ma anche questa seconda speranza viene delusa dal fatto che senza autorizzazione del Comune è impossibile procedere.

A cena da Clara e sua madre c’è Ettore, che cerca di diventare parte della famiglia ma nei confronti del quale Clara mantiene un evidente distacco.

Quando Andreina comunica a sua madre la decisione di tornare a lavorare per la banca, sopraggiunge Izzo con cui la madre sta prendendo accordi. Di lì a non molto Andreina scoprirà le intenzioni della donna: voler rendere Mori suo debitore. Quando la giovane ribatterà di poterle impedire una cosa del genere, la signora Mandelli le risponderà che una sua scelta in tale direzione significherebbe riaprire fra di loro una guerra.

Teresa e Pietro tendono un’astuta trappola al geometra corrotto da Izzo e Jacobi: fanno in modo che tanto la moglie quanto l’amante di lui arrivino al Paradiso nello stesso momento, avendo ricevuto l’invito da parte del negozio per la svendita di fine stagione. In preda al panico, dovuto anche al fatto che l’amante non era affatto al corrente che lui fosse sposato, il geometra cede al “ricatto” e promette di rettificare in giornata la famosa perizia.

Fuori dal grande magazzino Benedetta informa Letizia del suo matrimonio con Domenico, ignara di quanto fosse accaduto fra loro, e di lì a poco, sotto la neve che inizia a scendere, Corrado affronta Ettore. Lo provoca di proposito e riesce a farsi seguire nel retro del magazzino, dove Ettore gli si avventa minacciosamente addosso e dove Quinto prontamente fa partire la registrazione con il vecchio registratore da lui riparato. A questo punto le prove verso Ettore diventano schiaccianti e Clara non potrà che constatare di essersi completamente sbagliata sul suo conto, una volta sentite con le sue orecchie le parole inequivocabili di Ettore per Corrado: «E se l’ho fatto con una brava madre di famiglia, sai quanto ci metto ad incastrare un verme come te?». Di comune accordo Clara e Corrado metteranno quindi Ettore di fronte alla verità, costringendolo a far liberare Donata, vittima del suo raggiro.

La relazione fra Elsa e Salimbeni prosegue, e lei si sente suo malgrado e forse per la prima volta davvero innamorata. Una volta scesa la saracinesca del paradiso, in uno degli ultimi giorni del 1956, Pietro fa un sincero discorso di ringraziamento a tutti i suoi dipendenti, molto soddisfatto delle tante vendite e degli scaffali vuoti. Anche Vittorio è presente e approfitta per scambiare due parole con Teresa: lei gli dice che i suoi buoni propositi per l’anno nuovo consistono nel creare un posto di lavoro tutto suo e nell’imparare a perdonare, mentre lui si ripromette di dedicarsi completamente all’agenzia. Poi, Pietro chiede a Teresa di aspettarlo per poter parlare finalmente da soli una volta che lui avrà terminato la revisione dei conti con Galli.

Letizia chiede a don Saverio di poter partire per l’imminente missione in Africa e lui acconsente comprendendo l’autenticità del suo desiderio; mentre Anna e Quinto stanno rientrando a casa con la piccola Irene, vengono fermati in cortile da Massimo, il padre della bambina, in compagnia dell’ufficiale giudiziario: irremovibile, l’uomo fa portare via Irene nonostante la disperazione di Anna che Quinto a stento cerca di arginare.

Di sua iniziativa ed equivocando completamente qualche galante complimento di Vittorio, la commessa Ines si presenta a casa sua: un istante dopo suona alla porta Andreina, che trovando la ragazza in abito da sera e con un bicchiere di vino in mano, arriva subito alla conclusione sbagliata, rassicurando sarcasticamente Vittorio sui risultati delle analisi: non c’è nessun bambino in arrivo.

Mentre Teresa lascia il pensiero spaziare fra i ricordi, Pietro la raggiunge: la invita a festeggiare i bei risultati della giornata, poi le racconterà tutto quanto desidera sapere. Ma la ragazza replica che non c’è più nulla che lei voglia conoscere, adesso vuole pensare al futuro: «…e non m’importa che sia perfetto, basta che sia con te».

Jacobi fa dare dai suoi uomini una violenta e terribile lezione al geometra, colpevole di aver accettato la richiesta di Mori venendo meno ai patti stretti con lui e Izzo.

 

EPISODIO 20  –  Conto alla rovescia

Teresa e Pietro, dopo aver trascorso tutta la notte in giro per Milano, si salutano davanti al Paradiso che apre le porte alle sue clienti e alla giornata che inizia, promettendosi di vedersi al più presto per organizzare la festa di Capodanno del grande magazzino. Dopo aver comunicato a Galli che presto dovrebbe arrivare qualche novità in merito alla perizia dell’immobile della Torriani e averlo incaricato di disporre una gratifica per il personale in occasione delle festività, Pietro trova nel suo ufficio l’ospite più indesiderato, Jacobi. Con aria di soddisfazione, quest’ultimo gli dice che il geometra ha cambiato idea sulla rettifica delle perizie, che comunque non potrebbe modificare avendo entrambe le braccia spezzate. Ricatta inoltre Pietro dicendogli che dal momento in cui ha accettato del denaro da Izzo non è più in condizione di scegliere e deve accettare di ospitare per un po’ di tempo nel retro del grande magazzino un certo carico di “vestiti”. Sapendo di aver a che fare con un pericoloso criminale e temendo per l’incolumità di Teresa, Pietro prende tempo. Intanto Teresa, una volta rientrata a casa, scopre da Silvana i terribili fatti accaduti la sera prima.

Andreina fa capire senza mezzi termini a sua madre che non ha alcuna intenzione di aiutarla a realizzare la sua personale vendetta contro Mori; Vittorio ed Elsa assistono alla proiezione Rai del loro carosello che viene giudicato il migliore e si scambiano qualche confidenza sulla fine parallela delle loro storie sentimentali e sul comune entusiasmo per il lavoro nella pubblicità, il loro vero amore. Letizia arriva in ritardo al lavoro e chiede di consegnare alla Mantovani le sue dimissioni ma quest’ultima non vuole accettarle e la invita a rifletterci; Letizia però la informa della sua decisione ormai presa e dell’imminente partenza per la missione. Quando Domenico vede la ragazza uscire di corsa dal Paradiso tenta di inseguirla ma nell’attraversare la strada viene travolto da un’auto: fortunatamente tutto si risolve in un grande spavento senza serie conseguenze. Ripresosi, Domenico raggiunge Letizia nell’oratorio di don Saverio e le fa sapere di non volerla perdere.

Appena ne trovano il tempo, Pietro e Teresa si mettono reciprocamente al corrente dei nuovi problemi da risolvere: la ragazza è tanto spaventata da quel che potrebbero fare Izzo e  Jacobi quanto preoccupata per l’amica Anna, soprattutto una volta che questa ha appreso dall’avvocato che la legge sta dalla parte del padre. Una volta saputo da Galli dell’arrivo delle casse sospette mandate da Jacobi, Pietro chiede al ragioniere di vigilare perché nessuno le apra; poi, quando è sicuro che il Paradiso è ormai vuoto, va a ispezionarle e come previsto trova della droga nascosta in un doppio fondo. Quindi, telefona alla polizia deciso a denunciare il crimine. Anche Teresa si ritrova a vivere una conclusione di giornata molto agitata: Anna infatti torna a casa con la piccola Irene, determinata ad andare contro la legge pur di non perderla. Non riuscendo a far cambiare opinione all’amica, Teresa, Quinto e Silvana si arrendono all’idea di aiutarla, per quanto rischiosa, andando tutti insieme a cercare aiuto da don Saverio. Il prete fornisce ai due giovani un’auto, del denaro e l’indirizzo di un paesino sui Pirenei; quindi, dopo aver salutato tutti, Anna e Quinto si mettono in viaggio per raggiungere il prima possibile il confine con la Svizzera.

Pietro raggiunge Jacobi e lo affronta a viso aperto, ricordando il passato e rinfacciandogli di aver trovato sempre giustificazioni per non ammettere le sue colpe: la miseria, la guerra, Pietro stesso, Rose…  loro “erano” i responsabili, mai Bruno Jacobi. L’amico di un tempo ormai non esiste più e ha lasciato il posto a un criminale senza scrupoli, privo di esitazioni nel passare dal contrabbando di sigarette e quello di droga. Sul posto arriva la polizia, preventivamente avvertita da Pietro, ma Jacobi riesce a dileguarsi protetto dai colpi della sua pistola.

Vittorio decide di fare luce su una pagina misteriosa del passato della sua famiglia, ricevendo a casa sua una signora di nome Giuliana: la donna è stata la prima amante del padre di Vittorio, e dal suo racconto il giovane non può far a meno di comprendere l’autenticità del sentimento che li ha legati per tanti anni. Si erano conosciuti e innamorati quando entrambi erano già sposati e avevano dei figli, e nessuno dei due avrebbe voluto rovinare la propria famiglia. La donna lo rassicura sul profondo affetto che il padre di Vittorio ha sempre nutrito per lui. Questo incontro innesca in Vittorio un meccanismo di riflessione che lo porta a prendere atto di una verità fino a quel momento temuta e allontanata: lui ama davvero Andreina. Il giovane si precipita quindi da quest’ultima per riuscire almeno a parlarle prima della sua partenza per l’America e riesce a raggiungerla mentre lei è già a bordo di un taxi: le dice di aver sbagliato per paura, ma di aver capito che contano solo loro due e che la “famiglia Mandelli” non potrà dividerli. Andreina, felice, ricambia. Intanto, sopraggiunge un uomo che informa Andreina del fatto che Mori ha bisogno di lei. Al suo ritorno al Paradiso infatti, Pietro ha trovato nel suo ufficio Izzo, il socio di Jacobi. L’uomo si è mostrato sicuro della sua posizione, certo del fatto che la polizia non sarebbe riuscita a dimostrare nulla contro di lui e le sue società, nonostante abbia avviato una rogatoria internazionale e perquisito la sua camera d’albergo. Inoltre, Izzo ha messo Pietro con le spalle al muro pretendendo di riavere da lui entro la fine della giornata il denaro che gli aveva domandato per comprare il palazzo Torriani e anche il denaro che Pietro gli ha fatto perdere denunciando il carico di droga. Il ricatto è terribile: non solo perché Izzo ha dichiarato che se non avrà le cifre desiderate si impadronirà del Paradiso, ma soprattutto perché aveva già mandato qualcuno a “tenere buona compagnia a Teresa”. Dalle scene successive in cui vediamo Pietro raggiungere preoccupatissimo la ragazza a casa sua, dove un uomo di Izzo si era spacciato per idraulico, e quindi consegnare a questo una busta piena di banconote, comprendiamo che Mori ha percorso l’unica strada possibile per salvare Teresa: ha venduto il Paradiso ad Andreina.

Completamente ignaro di tutto, Il paradiso delle signore si accinge a festeggiare alla grande l’ultimo dell’anno:  quando arrivano Pietro e Teresa, commesse e magazzinieri sono già tutti presenti ed è in corso il brindisi per salutare Letizia che di lì a poco si dilegua data l’imminente partenza per l’Africa. Lasciando “fuori” dall’allegria contagiosa del negozio di moda vestito a festa l’amarezza per quanto accaduto in quella giornata e per la vendita del grande magazzino, comunque certa che grazie alle loro forze e alla loro unione avrebbero trovato il modo di risollevarsi, Teresa invita Pietro a ballare e si scatenano le danze. Quando fanno il loro ingresso anche Vittorio e Andreina, Elsa capisce subito la ritrovata felicità che regna fra loro e ne è a sua volta contenta ed emozionata; Pietro ringrazia ancora la giovane Mandelli per averlo aiutato e avere evitato che il Paradiso finisse nelle mani di Izzo. Quest’ultimo in compenso va a fare visita alla madre di Andreina, sola nel suo grande appartamento: stupitosi di non trovarla al centro di una delle sue sontuose feste, la sorprende comunicandole di aver ricevuto un assegno dalla Banca Mandelli, che testimonia il fatto che il Paradiso è ormai proprietà di quest’ultima.

L’unico ad aver rinunciato a trascorrere l’ultimo dell’anno coi i suoi colleghi di lavoro è Domenico, che ha ceduto alle insistenze di Benedetta per festeggiare con la sua famiglia, ma ben presto il giovane scappa letteralmente a gambe levate da una situazione sente sempre più estranea e opprimente. Non avendo alcuna intenzione di cambiare lavoro ed entrare nelle ferrovie secondo i desideri del padre della giovane, Domenico continua a pensare a Letizia e si precipita da don Saverio in cerca di lei: ormai è tardi, l’auto per Genova è già partita, e Domenico si dispera.

Fra la musica e lo champagne, Pietro ricava un momento di tranquillità per parlare a tu per tu con il ragionier Galli, l’amico di una vita: lo mette al corrente della situazione, senza nascondere il suo rimpianto per dover abbandonare quel negozio che hanno costruito insieme da zero e che ha dato lavoro a tante persone, creando fra loro amicizia e affiatamento; affida alla sua protezione tutto il personale, certo che non potrebbe contare su una persona migliore. Galli, dal canto suo, gli promette che sarà sempre al suo fianco. Poi, mentre la trepidazione per la mezzanotte si fa più forte e il ritmo del ballo più intenso, mentre tutti sembrano sereni e lontani da ogni preoccupazione, Teresa si accorge che Pietro è uscito dal negozio. Lo raggiunge per strada dove, appoggiato alla sua auto, fuma e guarda le vetrine, come in un lungo personale addio, come se volesse gustarsi per l’ultima volta il senso di un’appartenenza che dall’indomani sarebbe svanita. Lei gli dice che continueranno a combattere insieme e non si arrenderanno, lui risponde di essere l’uomo più fortunato del mondo ad averla al suo fianco ed è felice che lei voglia ricominciare con lui una vita nuova. La prende per mano, fanno qualche passo per rientrare, mancano pochi istanti alla mezzanotte…  una voce chiama Pietro e gli domanda se si ritenga davvero in diritto di festeggiare dopo quello che ha fatto. È Jacobi, ormai braccato tanto dalla polizia quanto dagli uomini di Izzo. Considerando Pietro un traditore, minaccia con la pistola lui e Teresa; la sua discesa agli inferi non è ancora conclusa perché quando Pietro cerca di lasciar allontanare Teresa dicendogli che sa che non farebbe mai del male a una donna, si sente invece rispondere che è stato lui a uccidere Rose Anderson. Jacobi punta l’arma contro Teresa ed esclama «Non è niente di personale!», Pietro si lancia davanti a lei per salvarla.  Ferito cade a terra, protetto dall’abbraccio di lei. Jacobi si avvicina, la vede in preda al terrore, abbandona l’idea di ucciderla e se ne va.

Il Paradiso si chiude così sullo sferzante contrasto fra la fredda oscurità di una strada deserta in una notte senza tempo e il caloroso tripudio di luci e colori dell’affollato salone in festa, sul contrasto ancora più forte fra la musica che inonda il negozio e l’inascoltata richiesta d’aiuto che leggiamo sulle labbra di Teresa, come un grido privo di suono, soffocato dal silenzio dell’indifferenza e della solitudine. La macchina da presa sale vertiginosamente verso il cielo, oltre i fili delle luminarie, oltre i tetti delle case, al di sopra delle gioie e delle tragedie umane.

 

«La donna di oggi è sofisticata, moderna, vuole la sua autonomia, ma non per questo rinuncia a curare il suo aspetto; le ragazze di oggi non cercano più il principe azzurro, cercano loro stesse»: questa frase pronunciata nel corso di una delle puntate della seconda stagione del Paradiso delle signore dal personaggio di Vittorio Conti (interpretato da Alessandro Tersigni), giovane pubblicitario intento a ideare un nuovo spot, si rivela una sintesi perfetta del messaggio di fondo che la fiction vuole trasmettere. Per quanto infatti di registro innegabilmente sentimentale, la serie ha saputo mettere in scena, nell’arco dei suoi venti episodi, un ampio ventaglio di figure femminili di differente estrazione sociale, livello culturale, provenienza geografica, e naturalmente carattere, che con altrettanto differenti modalità si rendono da subito, o gradualmente, o almeno verso la conclusione, protagoniste attive della loro vita. Per questa ragione la ricca essenza del femminile non si frantuma nel moltiplicarsi degli specchi, non si impoverisce di fronte alla quantità e alla qualità delle stoffe e dei tessuti, non si rende passiva e prevedibile come le pose statiche dei manichini, non si polverizza fra cipria e rossetto. L’affermazione della libertà femminile in un mondo in evoluzione come quello italiano degli anni Cinquanta diventa invece un asse portante dello sviluppo narrativo del Il paradiso delle signore, un valore incarnato in tonalità differenti ma di pari intensità da parte di numerosi personaggi: dalla protagonista Teresa, ragazza semplice venuta dal Sud, che come in passato non ha accettato di subire l’umiliazione del tradimento da parte del fidanzato così nel presente vuole costruire da sola il suo futuro professionale, senza alcun trattamento di favore come “fidanzata del capo”; all’antagonista Rose, una vera femme fatale il cui fascino deriva in gran parte dalla sua intelligenza acuta e sottile, dalla determinazione assoluta con cui insegue i suoi obiettivi e da un’abilità strategica degna di un uomo d’affari; da Andreina, che si ritrova ai vertici dirigenziali della banca di famiglia e non si sottrae a questa enorme responsabilità, anzi la accetta con il giusto spirito di sfida e di indipendenza nei confronti dell’austera e rigida signora Mandelli; ad Anna, che si mette a studiare dattilografia e non è disposta a separarsi dalla figlia appena nata a nessun costo; a Clara, che svolge con orgoglio e inappuntabile professionalità il suo ruolo, fiera di poter provvedere economicamente a se stessa e alla madre;  fino ad arrivare a personaggi come la contessa Torriani, donna di considerevole spessore e intelligenza, che ha vissuto sulla sua pelle alcune delle pagine più buie della Storia; Silvana, che ha il coraggio di inseguire il suo sogno, la recitazione, per quanto ambizioso e difficile sia; Elsa, la pubblicitaria perdutamente innamorata del suo lavoro e, solo in seconda battuta, del partner di turno. Attraverso i volti di tutti questi personaggi veniamo a conoscere uno spaccato della lontana Milano del 1956, più volte cinematograficamente descritta nella sua maestosità e nella sua frenesia da carrellate circolari che sembrano tradurre in immagini le note musicali di Com’è bella la città di Giorgio Gaber, soffermandosi sul Castello, sul Duomo, sulla Galleria Vittorio Emanuele II, sulla casa del Manzoni, sulla chiesa di San Babila, sull’Arco della Pace… Il paradiso delle signore, grande magazzino realmente esistito nella storia di Milano, diventa il crocevia di tante vicende e lo strumento per raccontare il boom economico del secondo dopoguerra e le molte trasformazioni della società, di cui la moda fornisce una testimonianza estremamente significativa. Accanto alla tematica centrale dell’emancipazione femminile vengono messi in risalto, grazie a un bel lavoro di sceneggiatura, il fermento creativo di quel periodo, la nascente pubblicità, l’entusiasmo basato sull’inventiva personale, il mito americano, l’iniziativa imprenditoriale del selfmademan Pietro Mori che ha vissuto in prima persona l’esperienza dell’emigrazione in America, la questione del lavoro minorile, il problema del contrabbando, il divario fra il Nord e il Sud del Paese. La trama, ispirata all’undicesimo romanzo di Émile Zola intitolato Al paradiso delle signore e appartenente al ciclo dei Rougon-Macquart – storia di una ragazza di umile famiglia che si trasferisce a Parigi abbandonando la sua città natale – ha il merito di svilupparsi attraverso tanti fili narrativi che corrono paralleli e talvolta s’intersecano, ma senza creare grovigli, in un meccanismo ordinato e lineare come la tessitura delle stoffe. Il ritmo del racconto ha la capacità di alternare momenti scanzonati dalla lieve e frizzante colonna sonora, metafora del respiro leggero che finalmente l’Italia si può permettere guardando al futuro e alla ricostruzione, a momenti di tensione, drammaticità e riflessione, legati alle vicende dei vari personaggi e soprattutto alle peripezie di Pietro e Teresa; inoltre, a mano a mano che le puntate si avvicinano alla conclusione si fa sempre più serrata l’altalenanza “enigma-soluzione-nuovo enigma” che crea suspense e mistero, rimettendo in discussione ogni volta l’equilibrio faticosamente raggiunto in precedenza e rimettendone in gioco molti, se non tutti, i fattori. Talvolta la colonna sonora, esattamente come accade nella serie spagnola Velvet, ambientata in un grande magazzino della Madrid anni Cinquanta, si accosta per contrasto ai contenuti rappresentati, spiazzando del tutto lo spettatore nel suo dispiegarsi lieta e vivace a fronte di eventi drammatici o tragici, forse per ricordarci l’imprevedibile guazzabuglio di emozioni che spesso invade la vita degli esseri umani senza chiedere loro il permesso, e forse anche per svelare il meccanismo scenico senza interrompere la finzione, per richiamarci alla realtà rafforzando paradossalmente l’illusione. In ultima analisi potremmo affermare che, come insegna la vecchia lezione della bella pigotta nella Milano di fine Ottocento ritratta dal Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi, così anche nella fiction diretta da Monica Vullo la bellezza esteriore delle veneri e della cornice luminosa e colorata che le ospita nulla sottrae alla loro umanità, che ne esce invece rafforzata e arricchita, e nulla risparmia agli spigoli duri dell’esistenza, senza dimenticarsi però di lasciarci sognare.

Jleana Cervai