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Regia: Juan Taratuto
Soggetto: Alejandro De Grazia
Sceneggiatura: Julieta Steinberg, Joe Rendón, Daniel Cúparo, Marcelo Birmayer
Genere: Thriller, azione, commedia
Cast: Mauricio Ochmann, Tato Alexander, Enoc Leaño, Fernanda Borches, Cristina Michaus, Leonardo Ortizgris, Claudette Maillé, Isabella Arroyo
Durata: 87’
Origine: Messico, Argentina
Anno: 2024
Piattaforma: Netflix
Alan Bender è bravissimo a negoziare e a risolvere le situazioni più delicate salvando ostaggi innocenti. Conosce le parole e i modi giusti per calmare l’animo dei più disperati, ma non quello di sua moglie Victoria che non sopporta più di veder sparire il marito da un momento all’altro. Prima di dichiarare il fallimento della loro unione matrimoniale provano a sottoporsi a una terapia di coppia, ma proprio durante la prima seduta l’uomo viene chiamato per un “Codice maiale”: il Presidente messicano Francisco Araiza è stato sequestrato. Nella stanza di hotel, dove è tenuto prigioniero con l’amante, verrà portata con l’inganno anche la moglie di Bender, la quale si ritroverà coinvolta in una strana negoziazione. Per chi sono i soldi che il sequestratore chiede? Quali sono i reali interessi del Presidente?
Anziché nello studio di una psicologa la crisi di coppia di Alan e Victoria si risolve in mezzo a un sequestro di portata nazionale. Non volendo raccontare troppo del film, non diremo del rapporto tra Bender e il sequestratore che si presenta con una maschera da agnello sul viso. Diremo però che No negociable è piacevole da seguire perché, o forse meglio, benché sia un mix di generi: un po’è azione un po’ è commedia; si resta un pochino con il fiato sospeso, ma la tensione viene stemperata da gag divertenti.
Se per alcuni versi può ricordare la prima stagione de La Casa de Papel – anche se qui Bender agisce da solo e le donne a capo della missione sono assolutamente marginali –, non ne ha la stessa forza e lo sviluppo è abbastanza prevedibile. Il protagonista, Mauricio Ochmann, è bravo a calarsi nei panni del miglior negoziatore, del papà affettuoso, del collega comprensivo e del marito in difficoltà. Tato Alexander, che ricopre il ruolo di sua moglie, è forse eccessivamente aggressiva nella prima parte del film (quella che mette in luce la crisi di coppia), ma poi è più equilibrata e credibile quando, malgrado sia tenuta prigioniera, con lucidità trova il modo di trasmettere al marito un’informazione fondamentale per lo sviluppo della storia.
Su Netflix da pochi giorni, No negociable è già nella classifica dei film più visti in Italia (attualmente al terzo posto) e negli Stati Uniti.
Il sequestro dura una notte, ma segnerà una svolta per la famiglia di Alan e per il Paese: nelle ultime scene del film “l’agnello” diventa il simbolo per qualcosa di più grande, suggerendo ai protagonisti una nuova missione e alla produzione la possibilità di un sequel.
Voto: ★★★
Claudia Bersani