Regia: Rian Johnson

Soggetto: Rian Johnson

Sceneggiatura: Rian Johnson

Genere: Giallo-Thriller

Cast: Daniel Craig, Josh O’Connor, Glenn Close, Josh Brolin, Mila Kunis, Jeremy Renner, Kerry Washington, Andrew Scott, Cailee Spaeny, Daryl McCormack, Chiesa di Thomas Haden

Durata: 144’

Origine: Stati Uniti d’America

Anno: 2025

Piattaforma: Netflix

Jud Duplenticy, è il nuovo viceparroco della parrocchia guidata da Monsignor Jefferson Wicks, un uomo dal carattere violento che vede nella chiesa il luogo adatto per generare odio e rabbia nella comunità cattolica. Jud ha però un’idea totalmente opposta della religione e si trova subito in contrasto con Wicks.  Il venerdì santo, dopo la predica piena d’odio di Monsignor Wicks, il parroco cade a terra morto nella stanzetta dietro l’altare; il primo indiziato del delitto diventerà subito Jud. Sarà compito dell’investigatore Benoit Blanc dimostrare l’innocenza del prete reputato ingiustamente colpevole.

Un terzo capitolo brillante per questa serie cinematografica crime-thriller diretta da Rian Johnson e iniziata nel 2019, che vede impelagarsi in tematiche sociali e politiche tutt’altro che semplici per l’America di oggi. In un mondo dove anche la Chiesa incita all’odio, e la comunità cattolica più fedele alla religione è composta dalle anime più impure della città, cosa rimane dell’innocenza dell’uomo? La chiesa di Wicks è lo specchio della società di oggi, che ormai non si nasconde neppure più dietro una parvenza di bontà, e tira fuori con furore rabbia, odio e vendetta. Rian Johnson contrappone al tanto acclamato parroco Wicks, ingiusta guida ecclesiastica, non un uomo esente dal peccato, ma un prete non esente da colpe. In questo modo, il regista vuole mostrare come il peccato sia parte naturale dell’uomo, sia egli anche il più buono. La sua è una critica aspra alla politica attuale, dove gli uomini con più odio nel cuore riescono a influenzare e dirigere la comunità; un film che dà voce al cinismo più brutale, lasciando però uno spiraglio di speranza, rappresentato sia dal detective Benoit Blanc, ateo, sia dal parroco Jud, credente. Non è chiaro se Rian Johnson scelga di  dare alla religione il compito di salvare gli uomini; forse, vuole solo mostrare come possa essere anch’essa macchiata da desiderio di potere e tentazioni di ricchezza.

Con un cast d’eccezione come da regola della saga, Wake up Dead man dimostra di essere un giallo curato egregiamente in ogni dettaglio, con una componente di crimine impossibile molto ben costruita, che ricorda i romanzi di Agatha Christie senza sfigurare. Josh O’Connor regge il film con un’ottima performance, anche nei molti primi piani che fanno entrare lo spettatore nell’innocenza colpevole del personaggio.

Daniel Craig nelle vesti del detective Benoit Blanc fa capolino nel film soltanto dopo la prima mezz’ora, dilungando la premessa iniziale di qualche tempo di troppo. Ma una volta che il crimine viene commesso, il film ingrana velocemente, con un ritmo molto ben scandito e delle trovate di regia ricercate che accentuano il dinamismo e l’emotività dei personaggi. Attraverso una fotografia sensazionale che gioca su luci e ombre con grande maestria, il delitto viene commesso e lo spettatore è sempre più coinvolto nella risoluzione del caso, che lo lascia stupito e anche un po’ scosso per le riflessioni umane che ne scaturiscono.

voto: ★★★ ½

Ginevra Gennari