Regia: Thomas Vincent
Soggetto e sceneggiatura: Seth W. Owen
Fotografia: Maxime Alexandre
Genere: Thriller
Cast: Kaley Cuoco, David Oyelowo, Bill Nighy, Connie Nielsen
Durata: 101’
Origine: USA
Anno: 2024
Piattaforma: Prime Video
Emma e David sono una coppia giovane, sposata da 7 anni, 2 bambini, casa color azzurro in una zona periferica del New Jersey. Tutto sembra perfetto, se non fosse che Emma di mestiere fa la killer professionale – e il marito ne è del tutto all’oscuro. Quando decidono di vivacizzare il loro matrimonio trascorrendo una serata in un albergo per un seducente gioco di ruolo, l’incontro casuale con un collega-killer dà il via a un rocambolesco susseguirsi di eventi in cui Emma cerca di lasciarsi alle spalle il passato assassino e di salvare la sua famiglia.
Dopo l’inizio di ciò che sembra una divertente commedia dark con una protagonista simpatica e familiare al grande pubblico delle serie tv (Cuoco era la Penny di The Big Bang Theory), in seguito, quando David (Oyelowo) scopre la vera identità della moglie, il film abbandona quel minimo di coerenza necessaria anche alla più improbabile delle sceneggiature.
Thomas Vincent non è sicuramente un novellino se si considera che ha alle spalle numerose serie anche di successo. In esse però dirigeva solo alcuni episodi. Di conseguenza quella che qui gli viene a mancare è una visione d’insieme e questa carenza si riflette sull’intera struttura del film.
Superato il breve istante di smarrimento e rabbia causato dalla presa di coscienza che l’amata consorte non solo ha appena commesso un omicidio, ma che addirittura è una delle migliori nel suo campo, David decide di raggiungerla a Berlino (la cui scelta come luogo della fase di spy story è uno dei tanti cliché del film) per aiutarla a risolvere la faccenda. Da lì in poi si assiste a una serie di combattimenti, fughe e catture, increduli – come il marito-macchietta – di fronte alla storia e alla semplificata modalità con cui viene proposta.
Il film continua a vagare indeciso tra i pochi momenti di commedia (nei dialoghi tra marito e moglie), action movie e thriller, senza idee e soprattutto senza mai prendere una decisione su qual genere mettere in rilievo.. Quel che (forse?) vuol essere crossover e caricatura alla fine genera noia. Tra la confusione prodotta e la mancanza di originalità si perde presto la voglia di seguire la trama con i suoi protagonisti che inizialmente avevano potuto suscitare qualche interesse. E purtroppo anche i bravi attori non riescono a fare miracoli.
Iris Stephanie Möller
Voto: ★1/2