Regia: Kazuhiro furuhashi, Takahiro Harada (st. 2)

Sceneggiatura: dal manga omonimo

Origine: Giappone

Durata: 37 episodi da 24’

Anno: 2022

Piattaforma: Netflix

Le due nazioni europee immaginarie di Westalis e Ostania anche se culturalmente simili, dopo un sanguinoso conflitto intrattengono rapporti tesi nella cornice di una guerra fredda. Per mantenere in vita il fragile rapporto di pace tra i due Paesi, l’agente di Westalis noto come “Twilight” si infiltra nella militarizzata Ostania sotto il nome fittizio di Loid Forger, con lo scopo di scoprire e sventare le macchinazioni di Donovan Desmond, leader del partito militarista, e scongiurare lo scoppio delle ostilità. Per fare ciò, è necessario che Loid crei una famiglia fittizia e iscriva il proprio “figlio” presso la prestigiosa Eden College, frequentata dal figlio minore di Desmond. Loid, fingendosi un giovane psichiatra vedovo, decide quindi di adottare un’orfana di nome Anya, che supera la prima selezione.

Il manga ideato da Tatsuya Endo ha avuto un notevole successo in Giappone e quindi non poteva non diventare un anime. Il primo episodio si rivela estremamente rispettoso del plot di base anche se utilizza solo una parte del primo volume del fumetto. Il bilanciamento tra i vari elementi della narrazione viene conservato ed anzi, grazie all’animazione, alcuni di essi vengono utilizzati in tutta la loro potenzialità.

L’idea di partenza è sicuramente geniale: costringere l’agente segreto più abile a diventare padre, con tutte le conseguenze del caso, significa ribaltargli l’esistenza molto di più di quanto non farebbe la missione più pericolosa. Se poi la bambina adottata dall’orfanotrofio possiede la capacità di leggere nel pensiero la situazione diventa doppiamente complessa. Se si considera poi che nel primo episodio (vedere chiusura con cliffhanger dopo i titoli di coda) si profila l’idea di trovarsi anche una finta moglie, il gioco si presenta complesso. Seppur con qualche accentuazione ridicola (la , con relativa foto rubata, che  un ministro indossa il parrucchino utile  a chiederne le dimissioni) la vita della spia viene delineata con efficacia ricordando che il suo è un lavoro che si deve svolgere nell’ombra per il quale non avrà mai gratificazioni ufficiali.

Si aggiunga poi che sin dall’inizio i caratteri dei due protagonisti (in attesa della madre) vengono delineati con pochi ma efficaci tocchi. Anya, la bambina che ha sei anni, ha un profondo bisogno di affetto essendo stata adottata più volte per poi trovarsi ‘restituita’ all’orfanotrofio. La sua consapevolezza delle bugie del nuovo genitore (che legge nel suo pensiero) non ne fa diminuire il desiderio di restare con lui. Mentre Twilight, che ora assume l’identità di Loid Forger, fatica ad essere padre non solo per le sue abitudini professionali (tenere per mano la figlia gli impedisce di essere sufficientemente pronto per reagire a un possibile agguato). In un breve flashback ci viene spiegata la ragione per cui tutto quanto riguarda l’infanzia per lui rappresenta un elemento da rimuovere. Sin da questo episodio di apertura di breve durata si può quindi comprendere che siamo di fronte a un anime di qualità.

Voto ★★★ 1/2

Giancarlo Zappoli