Regia: Doug Liman
Soggetto: dal film Il duro del Road House di Rowdy Herringtonstoria di Anthony Bagarozzi, Charles Mondry, David Lee Henry
Sceneggiatura: Anthony Bagarozzi, Charles Mondry
Genere: azione
Cast: Jake Gyllenhaal (Elwood Dalton), Daniela Melchior (Ellie), Billy Magnussen (Ben Brandt), Jessica Williams (Frankie), Conor McGregor (Knox)
Durata: 114’
Origine: Stati Uniti d’America
Anno: 2024
Piattaforma: Amazon Prime Video
L’ex combattente di UFC (Ultimate Fighting Championship) Elwood Dalton, viene notato dalla proprietaria di un Road House in Florida per aver fatto rinunciare a combattere l’imbattibile Carter Ford alla sua sola vista. La ragazza, in cerca di un nuovo buttafuori che possa fermare le continue risse all’interno del suo locale, gli offre ventimila dollari al mese per adempiere all’incarico. Dalton, a corto di soldi e senza un posto dove andare, decide, a malincuore, di accettare il lavoro, ma presto attrae a sé le attenzioni del boss criminale Ben Brandt, che vuole impossessarsi del locale. Dalton sarà obbligato a fare i conti con una parte di sé che cercava di lasciarsi indietro da anni.
L’obiettivo del film è l’intrattenimento del più vasto pubblico, e, in questo, Road House, remake del film del 1989 Il duro del Road House, riesce sicuramente a raggiungerlo. Attraverso combattimenti ben coreografati e facili da seguire senza essere infastiditi, la trama trascorre fluidamente e senza destabilizzare lo spettatore (con il rischio di risultare a tratti anche un po’ noiosa) e vertendo quasi interamente attorno al segreto del protagonista, che mantiene alta la curiosità e permette di creare un personaggio unico e particolare, chiave fondamentale del film.
Sotto un profilo strettamente critico purtroppo, i diversi e complicati sentimenti che si sviluppano nell’intimità dell’ex combattente di arti marziali miste, un uomo sensibile e buono, ma incapace di controllare la rabbia (e la violenza che ne scaturisce), tormentato dalla morte causata da lui stesso di un suo amico e collega, non vengono espressi da Jake Gyllenhaal, che rimane per tutta la durata del film con lo stesso sorriso accennato e controllato, senza mai variare espressione.
Interessante e senza dubbio strategica, la scelta di inserire personaggi famosi ma privi o con scarsa esperienza nel mondo del cinema, come Post Malone nel ruolo di Carter Ford e, soprattutto, Conor McGregor nel riuscitissimo ruolo di Knox, un uomo senza scrupoli al servizio di Ben Brandt, con un ampio sorriso sempre stampato in faccia, e senza timore di nulla e nessuno.
Road House non rientra ovviamente nei film da non perdere in questo 2024, ma nella sua semplicità risulta piacevole da guardare, proprio per il suo tessuto narrativo superficiale che diviene volutamente trash nelle ultime scene di action, molto lontane dall’essere verosimili, ma che risultano indubbiamente divertenti.
Voto: ★★½
Ginevra Gennari