a cura di Flavio Vegerio
Lindau Torino edizione – 2017
pagine 206 – NON DISPONIBILE
Questo libro raccoglie una serie di saggi che cercano di individuare l’origine misteriosa della produzione di senso nel cinema. Secondo la mia ipotesi questo mistero costituirebbe la negazione della mera rappresentazione della realtà (o supposta tale) soggetta alle regole manipolatrici della trasparenza. Il cinema che produce pensiero non è quello che “mostra”, ma quello che occulta, che suggerisce, che interpella sulla’”oltre” dell’immagine. Il cinema che invita a “vedere” fra gli interstizi della narrazione per immagini, nelle ellissi, nei falsi raccordi di montaggio, nel fuori campo, nella sospensione del racconto. Credo che per ogni giovane spettatore, ancora curioso e disponibile ad accogliere le mille invenzioni possibili del cinema, non ancora cioè reso cieco e sordo dalla omologazione linguistica mediatica, le prime esperienze di visione abbiano costituito un’immersione nella meraviglia del fantastico e del misterioso.