Titolo originale: They Cloned Tyrone

Regia: Juel Taylor

Soggetto: Juel Taylor, Tony Rettenmaier

Sceneggiatura: Juel Taylor, Tony Rettenmaier

Cast: John Boyega, Teyonah Parris, Jamie Foxx, Kiefer Sutherland, David Alan Grier, J. Alphonse Nicholson, Tamberla Perry, Eric Robinson Jr., Trayce Malachi, Shariff Earp, Leon Lamar, Joshua Mikel, Jason Louder, Megan Sousa, Charity Jordan, Austin Freeman, Jason Burkey, Michael A. Dean, Swift Rice, Al-Teron, Adam Cronan, Tangela Large, Ryan Dinning, David Shae, Jessica Fontaine, Shinar Frazier, Robert Tinsley.

Origine: Stati Uniti

Durata: 122

Anno: 2023

Piattaforma: Netflix

Fontaine è un rassegnato spacciatore di quartiere che vive alla giornata tra le strade sporche e degradate di una cittadina di periferia. Una sera Fontaine viene colpito mortalmente da dei colpi di arma da fuoco, ma la mattina seguente si risveglia nel suo letto come se nulla fosse successo. Questo strano evento porta lo spacciatore, insieme al pappone Slick e alla prostituta Yo-Yo, a vederci chiaro, scoprendo nel sottosuolo una fitta rete di laboratori dove vengono compiuti esperimenti sulla popolazione, tra i quali la clonazione.

Dopo il black horror, inaugurato nel 2017 da Jordan Peele con la realizzazione di Scappa – Get Out, e proseguito, successivamente, tanto al cinema, con, per esempio, il reboot del 2021 di Candyman, quanto in televisione, con la serie Lovecraft Country – La terra dei demoni, comincia ad emergere la volontà per questo approccio di uscire dai confini del cinema horrorifico per potersi inserire all’interno di una nuova proposta filmica. L’incontro tra genere e commento sociale portato su schermo da un gruppo di fimmaker afroamericani, incentrando il tema sulle diverse forme di disagio vissute dalla comunità, con Hanno clonato Tyron si sposta verso la fantascienza, ponendosi come esempio di black sci-fi.

Il film è ambientato in una cittadina fatiscente di periferia nella quale vive Fontaine, giovane spacciatore in lutto per la perdita del fratellino. Una sera, dopo essersi incontrato con il pappone Slick per riscuotere dei soldi che gli doveva, Fontaine viene colto da una raffica di colpi sparati da una gang rivale, rimanendo apparentemente ucciso. Tuttavia, la mattina seguente si sveglia come se nulla fosse successo.

Ci crede tanto Juel Taylor, regista e autore, insieme a Tony Rettenmaier, della pellicola, alla sua opera prima… forse anche troppo, ponendo un peso e una gravitas, che rischiano di far perdere di vista l’intento ultimo dietro la realizzazione del film. È evidente quanto la principale ispirazione provenga da Jordan Peele e il suo approccio satirico al genere. Ciononostante, la percezione è che Hanno clonato Tyron manchi nel mantenere un equilibrio tra ironia graffiante e topos fantascientifici. Nel cinema di Peele queste due componenti non viaggiano mai separatamente, al contrario sono tra loro strettamente intrecciate. Ciò, nel film di Taylor non avviene, insicuro verso quale versante tendere. Questo si rispecchia nella recitazione di Jamie Foxx e di John Boyega, tanto eccessiva e sopra le righe la prima, quanto sottotono la seconda. L’unica che sembra aver compreso a pieno il mood del film, abbracciandolo totalmente, è Teyonah Parris nella parte di Yo-yo, la squillo amante delle avventure di Nancy Drew.

Luca D’Albis

★★ e 1/2